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Vacanze esotiche? Attenzione a cosa mangi

La sicurezza alimentare non è un’opinione: cosa mangiare e soprattutto cosa evitare quando si viaggia in paesi esotici

Cibo esotico

Uno dei più grandi piaceri durante un viaggio in un paese straniero è quello di assaporare la cucina locale e i prodotti tipici. Purtroppo però, anche se il palato gode l’intestino spesso piange: la sicurezza di molti alimenti non è per nulla scontata, soprattutto quando ci si trova a latitudini esotiche. Si stima che tra il 20 e il 70% dei viaggiatori provenienti da paesi industrializzati subisca disturbi legati all’alimentazione quando si reca in paesi in via di sviluppo. Di solito non si hanno conseguenze gravi, ma trascorrere giorni di sofferenza in vacanza è comunque un’esperienza assai sgradevole, e soprattutto evitabile con le giuste accortezze.

La causa principale della poca sicurezza dei cibi sta nell’igiene, ma è bene ricordare che spesso è questione di abitudine: gli alimenti di un paese diverso dal nostro possono contenere microorganismi che non siamo abituati a digerire perché il nostro corpo non vi è mai venuto in contatto. Ecco che agli abitanti del luogo non danno nessun effetto collaterale mentre possono stendere noi a letto (o in bagno) per giorni. La prevenzione comincia da casa: prima di partire, informatevi bene sul paese di destinazione, sul clima, sul livello di sviluppo economico (che spesso condiziona il livello igienico dei cibi), sui batteri e i virus potenzialmente pericolosi.

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Si dice che i primi coloni utilizzassero come regola per gli alimenti quella del ‘cuocilo, pelalo o dimenticalo’, che è una versione grossolana di ciò che suggerisce l’OMS, e riferisce il Ministero della Salute: i cibi sicuri sono in linea di massima quelli cotti e da sbucciare. Tuttavia anche la cottura non ha vere garanzie se non viene fatta sul momento: i batteri potrebbero venire a contatto coi cibi per una scorretta conservazione, per vicinanza con alimenti crudi o superfici poco igieniche, per un mantenimento troppo lungo, e soprattutto per esposizione a temperature inadeguate. Tutte le parti del cibo devono essere cotte ad una temperatura che raggiunga come minimo i 70 gradi, e conservati poi in frigorifero, ma consumati in pochissimo tempo. Diffidate di cibi precotti dietro banconi di tavole calde o fredde, che in ogni caso dovrebbero essere riscaldati ad alte temperature di nuovo prima del consumo. Quando si sceglie un locale dove mangiare, prestate attenzione al livello igienico: la presenza di mosche o insetti è un chiaro divieto di consumare un pasto lì, ma osservate anche la pulizia delle superfici, dei bicchieri, delle posate, e se il cibo viene manipolato a mani nude. Ovviamente non potrete andare in cucina a controllare le mani del cuoco, ma in generale un’occhiata all’ambiente può essere sufficiente, e in caso di indecisione meglio soprassedere. Evitate bancarelle e cibo ambulante: spesso è un dispiacere non immergersi completamente nella cultura locale, ma se il vostro corpo non è pronto meglio rinunciare e continuare la vacanza da sani.

Per quanto riguarda gli alimenti da evitare, in primo luogo c’è naturalmente l’acqua corrente. Divieto assoluto di berla – evitare anche di lavarsi i denti, non bevete da bicchieri con fondi di acqua o piatti umidi. Consumate solo bevande confezionate, aperte davanti ai vostri occhi, e non cedete mai alla tentazione del ghiaccio. Per quanto riguarda le bevande calde come il the, in linea di massima dovrebbero essere sicure perché bollite, ma se potete chiedete che venga preparato con acqua in bottiglia (offrite di pagarlo di più naturalmente). La Società Italiana di medicina dei viaggi e delle migrazioni ha stilato un ‘Piccolo Manuale Sanitario del viaggiatore internazionale’, in cui consiglia di evitare caldamente frutta e verdura crude; nei casi della frutta con buccia, dovrete averla pelata personalmente, o non avrete garanzie. Niente latte o latticini non pastorizzati, evitare caldamente i gelati soprattutto non confezionati. Scordatevi i frutti di mare crudi (i molluschi crudi possono essere pericolosi anche nel mare Adriatico!), ma anche cotti, e non azzardatevi a mangiare pesce o carne cruda o semi-cruda. Lo stesso vale per le uova, che devono essere completamente cotte, facendo attenzione alle salse (tipo maionese).

Infine, ricordate che la sicurezza del cibo non è visibile ad occhio nudo: anche alimenti dal bel colorito, apparentemente freschi, possono portare con sé microbi e batteri. Optate sempre per piatti poco elaborati, cotti al momento e difficilmente deperibili. E se proprio non avete alternative e vi trovate a mangiare alimenti di dubbia sicurezza, sappiate che la quantità può fare la differenza, perché i succhi gastrici possono combattere piccole dosi di ‘batteri sconosciuti’. Infine, lavatevi sempre le mani prima di mangiare, perché voi stessi potreste essere veicoli di microorganismi belligeranti col vostro stomaco.

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