Lo definiscono turismo slow e ha l’obiettivo di rallentare il viaggio modellandolo sui ritmi atipici della destinazione. In Italia è l’associazione Movimento Cittaslow nata nel 1999 dall’intuizione di Paolo Saturnini, allora Sindaco di Greve in Chianti, a promuovere in Italia e nel mondo, il turismo su piccola scala. Il brand slow non è però un traguardo di tutti. Tra i requisiti necessari per guadagnarsi il titolo di città “lenta”, devono esserci politiche ambientali focalizzate al riciclaggio dei rifiuti, il tetto di 50.000 abitanti e la promozione di prodotti locali ottenuti mediante l’applicazione di protocolli rispettosi dell’ambiente.
E la buona notizia è che non serve andare troppo lontano per assaporare lo stile di vita su piccola scala. Per esempio la vicina Spagna ha sei città che possono vantare il ritmo del respiro lento; Begur e Pals in Catalogna, Bigastro nella Comunità Valenciana, Lekeito e Mungia nei Paesi Baschi e Rubielos de Mora in Aragona. Ecco quindi come viverle senza correre.
Presso Lekeitio nei Paesi Baschi, è invece la cultura del mare a dominare la località. Sia per le bellissime spiagge, sia per il settore ittico che fa della città uno dei più importanti porti della regione. Infine altre due città che con un mix di cultura e natura attirano nomadi da tutto il mondo: Rubielos de Mora e Mungia. E c’è chi ha già voglia di partire.