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Se l’evoluzione della civiltà porterà inevitabilmente ad abitare nelle metropoli, c’è da augurarsi che queste si sviluppino sul modello di Rotterdam. Non esiste città olandese che non sappia dimostrare la creatività dei suoi designer, l’ingegno dei suoi architetti, l’estro dei suoi artisti, e Rotterdam non è da meno. Ma se a tutto questo uniamo un costo della vita tutto sommato accessibile, efficienza nei servizi di ogni genere, tassi di criminalità praticamente irrisori e un’altissima attenzione verso l’ambiente e l’ecologia, ecco che ci troviamo di fronte ad una vera città- modello.
La storia di Rotterdam è antica e illustre: fu il cuore pulsante del commercio europeo sin dal 1500, grazie al suo immenso porto (un tempo il più grande del mondo, ora terzo dopo Shanghai e Singapore) che la rese un importantissimo polo industriale durante il XIX secolo. Il fascino del porto, collocato sulle rive del fiume Nieuwe Maas, non è scemato neanche oggi, e costituisce uno degli aspetti più interessanti della vita di Rotterdam, visitabile grazie a servizi come i battelli Spido.
Seconda città olandese per dimensione, di Rotterdam si conosce l’antica storia, ma pochi monumenti e edifici sono sopravvissuti a testimoniarla: nel 1940 fu infatti bombardata e il centro della città quasi completamente raso al suolo. I pochi fabbricati storici che sorgono tra le insenature del fiume, nel Noordereiland (foto), sono oggi protetti da leggi municipali che impediscono di storpiarne l’estetica: si tratta forse dell’unico punto del centro su cui non sorgono palazzi futuristici.
E’ proprio l’architettura il vero gioiello che la città offre ai turisti. Edifici ultra-moderni come vere opere d’arte, ma anche antiche warehouse portuali abbandonate, oggi risorte grazie all’ingegno di designer e architetti che le hanno rese esteticamente belle e funzionalmente perfette, stanno dando vita a quella che in loco viene chiamata ‘la Manhattan sul Maas’. Il quartiere Kop van Zuid è infatti un continuo brulicare di gru, impalcature, sistemi di costruzione, cantieri che cambiano continuamente l’aspetto dell’area. In questa città, i più illustri architetti hanno lasciato il segno: si ricorda, tra i tantissimi, Piet Blom, autore delle celebri Cube Houses, in olandese Kubuswoningen, un agglomerato di case a forma di cubo che si reggono su uno degli angoli.
L’animo green di Rotterdam riflette una tendenza tutta olandese che dà molto peso a tematiche ambientaliste, e lo esalta grazie a bio-architetture e sistemi che alimentano il più antico dei palazzi, ma anche la più moderna delle discoteche, con energia proveniente da fonti rinnovabili. Enormi vetrate e sistemi che riflettono luce consentono di utilizzare il meno possibile la corrente e sfruttare l’illuminazione naturale, in un paese dove il tasso di piovosità è decisamente alto. Istituti scolastici , edifici governativi, sedi televisive o semplicemente abitazioni: tutto è studiato per eccellere in funzionalità, originalità ed eco compatibilità. Anche per quanto riguarda l’arredamento le proposte green sono tantissime e incentivano l’utilizzo di materiali da riciclo. Naturalmente a tutto ciò si unisce l’uso diffusissimo delle biciclette, il divieto di utilizzare lampadine a incandescenza, gli incentivi per abitazioni eco-compatibili: insomma, una città che invoglia e incoraggia a vivere in modo green.
Una passeggiata per la vasta isola pedonale del centro cittadino offre ai turisti un’ampia scelta di negozi, ma è sulla Witte de Withstraat che si possono trovare i laboratori e gli atelier dei designer al di fuori del flusso commerciale. Dagli abiti alle scarpe, passando per l’arredamento e l’arte moderna, questa piccola strada è tutta un fermento di giovani e talentuosi artisti, che trovano qui la possibilità di esprimersi e farsi conoscere.
Infine, elemento della città di Rotterdam è senza dubbio l’acqua, che circonda e si interseca, si divide tra canali grandi o piccoli, lambisce le rive del Porto Vecchio (oggi pittoresco quartiere di bar e ristorantini) o fa da cornice agli stupefacenti ponti levatoi, che lasciano il turista letteralmente a bocca aperta.
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