Se si immaginano i profumi del Marocco vengono in mente gli aromi di thè alla menta, le spezie del tajine, l’odore polveroso ma accogliente dei tappeti. Raramente si pensa ai fiori, e invece c’è una valle nel sud di questo paese dalle mille sfumature che odora di rose, e ne porta gli effluvi fino al Sahara, specialmente in questo periodo dell’anno. La Valle di Dadès, anche nota come Valle delle Rose, racchiude il villaggio di Kelaat M’Gouna (o El Kelaat) e si estende fino ai dintorni di Boumalne Dadès. Situata ai piedi dell’Alto Atlante, si raggiunge con un percorso tortuoso fatto di panorami mozzafiato in cui il paesaggio alterna gole e cime innevate ai primi scenari subsahariani, partendo da Marrakech e superando la famosa Ouarzazate.
In quest’area si coltivano le rose grazie all’irrigazione del fiume Asif M’Goun, oltre a grano, betulle (da cui si ricava il legno), alberi da frutto ed erba medica per il bestiame – proprio grazie alle siepi di rose che delimitano i campi, i ruminanti vengono tenuti lontani dai raccolti. Cresce qui, sin dagli anni ’30, la rosa di Damasco, che nelle settimane tra aprile e maggio viene raccolta all’alba, perché il sole ne diminuisce la resa olfattiva. I boccioli e i petali vengono fatti essiccare sui tetti di terra delle abitazioni inizialmente, e poi all’interno di locali appositi: una volta essiccate, le rose sono pronte per diventare pout-pourri, ma soprattutto per essere vendute ai mastri profumieri che ne utilizzano l’essenza, alle aziende cosmetiche che ricavano olii essenziali e l’idrolato (acqua di rose), alla pasticceria.
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Il primo fine settimana di maggio, quando il raccolto volge al termine, la valle si anima nel Festival delle Rose – il Mussem delle Rose, una coloratissima e profumatissima ‘sagra’ popolare che celebra di questo fiore tanto bello quanto prezioso per gli abitanti locali. La festa delle rose di Kelaat M’Gouna prevede concerti, danze ed eventi, ma in tutto l’anno si può vistare la valle e una delle sue distillerie dove acquistare acqua di rose e altri prodotti.
La rosa è sbocciata sulla Terra già in epoca preistorica, e si ritiene che l’origine della rosa di Maggio (rosa centifolia) sia da ricondurre alla Persia, anche se non si hanno certezze in merito. Tuttavia è noto che nell’area del Maghreb e nelle regioni del Medio Oriente già da centinaia di anni questo fiore viene coltivato e commercializzato per le sue proprietà. Sarebbero stati alcuni imprenditori francesi ad incentivare il bussiness della rosa di Damasco nella Valle di Dadès, installando le prime piccole fabbriche per trattare la materia prima tanto preziosa per l’alta profumeria.