La sua proibizione non ha fatto altro che alimentare leggende, aumentarne il fascino e istigarne la produzione clandestina: la fee verte- la ‘fata verde’, ossia l’assenzio, è una bevanda che oggi è di nuovo legale e che porta con sé echi lontani di poetiche e visionarie passioni.
Associato per antonomasia ai suoi grandi consumatori ed estimatori, come i poeti maledetti Rimbaud e Verlaine, Baudelaire, i pittori Degas, Van Gogh, Toulouse-Lautrec, Picasso, gli anglofoni Wilde e Hemingway, l’assenzio fu dichiarato illegale nel 1915 per ragioni sanitarie, ed è stato ‘scagionato’ solo recente in Francia, dove vive il suo momento d’oro, e nel resto d’Europa. All’epoca la sua proibizione fu dovuta agli effetti ben più forti del comune alcool, come stati allucinatori e deliri: la bevanda verde è stata addirittura colpevolizzata per omicidi o comportamenti criminosi.
Poetica e fascinosa la sua preparazione, con i tipico cucchiaino su cui viene poggiata una zolletta di zucchero che viene sciolta man mano che si aggiunge acqua al distillato alcolico, è descritta in modo emblematico da Oscar Wilde: “Il primo bicchiere ti fa vedere le cose come le vuoi vedere, il secondo le mostra come in realtà non sono, il terzo le scopre per come sono realmente. E non c’è nulla di peggio”.
Naturalmente oggi c’è chi sostiene che l’assenzio non abbia effetti più nefasti di qualsiasi altro alcolico, e che la sua proibizione fu in realtà dovuta ad interessi economici vari (come quelli dei produttori di vino) o addirittura alla dipendenza di cui soffrivano moltissimi militari francesi, in pieno Conflitto Mondiale.
Ma la fata verde oggi è tornata a svolazzare lungo i vicoli di Parigi, ed è possibile tornare a bere ciò che per tanti anni è stato negato. Nel Marais, quartiere movimentato del centro, esiste un luogo dedicato esclusivamente all’assenzio: Vert d’Absinthe è la boutique dove si possono degustare diversi tipi di distillato verde, comperare bicchieri e cucchiaini, decanter, libri, tutto a tema fee verte.
A Pigalle, storico quartiere ritrovo di artisti, c’è l’Hotel Royal Fromentin, che offre un assaggio di come poteva essere quell’epoca lontana di peoti e pittori ‘maudit’. Il caffè La Fee Verte è invece un locale dove il romanticismo (inteso come movimento artistico) rivive attorno al rituale dell’assenzio, di cui fornisce un menu completo per scegliere il distillato preferito.
Diversa l’atmosfera ma comune l’amore per la fata verde, il Cantada II è un locale goth-punk su Rue Oberkampf che propone ben 25 tipi di assenzio che si possono accompagnare al menu mangereccio in stile medievale. Appena fuori Parigi, ad Auvers-sur-Oise, esiste un museo dedicato alla fata verde, dove potrete soddisfare ogni curiosità sulla leggendaria bevanda, il Musée de l’Absinthe.