Il loro nome lo devono a Cristoforo Colombo che quando le scoprì gli ricordarono le 11mila fanciulle immacolate che si racconta accompagnarono Sant’Orsola nel suo viaggio senza fine attraverso i mari. Ma oggi Vergini lo sono soprattutto per la loro natura incontaminata che le classifica come uno degli angoli più belli al mondo, da visitare – almeno – una volta nella vita. Tre le isole principali, tre le anime di questa parte dei Caraibi: la romantica e posata St. Croix (che si pronuncia Croi e non Crua!), l’allegra e modaiola St. Thomas e la selvaggia e indomita St. John.
Isole Vergini americane: guarda le foto
A sole 3 miglia da St. Thomas (dove si trova uno dei due aeroporti dell’arcipelago) e con 43 km quadrati di superficie St. John è la più piccola ma altrettanto determinata tra le sorelle: sede di un parco naturale di 5.160 ettari è il regno incontrastato della natura caraibica, dove i turisti perdono memoria dello stress e della routine cittadina per immergersi nell’armonia totale della foresta e dell’oceano.
L’isola infatti, a eccezione di due grandi resort, è ricca di alloggi ecocompatibili realizzati nel rispetto dell’ambiente, di cui uno dei più moderni è il villaggio Concordia Eco-Tents, a 10 minuti da Coral Bay. In stile con le casette dell’unico centro abitato di St. John, il villaggio di pescatori di Cruz Bay, le abitazioni del Concordia sono in realtà confortevoli treehouse costruite interamente in legno e rivestite all’interno di tela naturale impermeabile, con pannelli trasparenti e traforati alle finestre che consentono la ventilazione naturale.
Ogni appartamento è dotato di un bagno privato e angolo cottura ed è collegato agli altri cottage e al centro servizi (dove si trova l’unico telefono del villaggio) da camminamenti sospesi in legno. Al Concordia sono banditi tv, radio e schiamazzi, così come le macchine, che sull’isola non possono circolare. Ma nessun pericolo di noia per i turisti, che possono compensare con le tante escursioni a bordo di safari bus (tra i più famosi quello di Miss Lucy Smith riconoscibile per le corna di bue adornate di fiori), percorsi snorkeling e sub, corsi di yoga al Maho Bay Camps, con vista mozzafiato sull’oceano inclusa, whale watching (da gennaio ad aprile) e i numerosi festival organizzati come quello della musica dedicato ai sound R&B, reggae e soca.
A soli 20 minuti di navigazione a motore si trova St. Thomas, conosciuta anche come l’isola dei pirati che qui si rifugiavano per organizzare gli attacchi alle flotte coloniali, tra cui i leggendari Captain Kidd e Black Beard. Le caratteristiche stradine e il paradiso dello shopping di Main Street fanno del suo centro abitato, Charlotte Amelie, il più viveur e turistico di tutte le Vergini, meta ideale per chi desidera accostare a suggestivi panorami naturali un pizzico di mondanità, sempre in tipico stile “st. thomians”. Tra le sue principali attrazioni la vista mozzafiato di Paradise Point (raggiungibile in 7 minuti di funicolare) e il parco marino e osservatorio subacqueo di Coral World Ocean Park.
St. Croix oltre a essere l’isola più grande (44 km di lunghezza per 16 di larghezza) e ospitare le due cittadine di Christiansted e di Frederiksted, è anche l’unica a essere bagnata interamente dal Mar dei Caraibi. E’ l’isola romantica, preferita dagli innamorati, per la sua quiete e relax e per la bellezza dei suoi luoghi, come la punta orientale di Point Udall, dove si trova una maestosa antenna Eye to the sky, e Buck Island, atollo acquistato e venduto al governo americano da JFK e monumento nazionale.
Le Isole Vergini Americane sono facilmente raggiungibili con collegamenti dai maggiori aeroporti statunitensi coperti da diverse compagnie aeree di tutto il mondo.
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www.isoleverginiusa.it