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Ecologic room. Notti in verde

State programmando un viaggio? Non dimenticate allora di prenotarvi un’ecologic room, la stanza realizzata secondo i principi di ecosostenibilità. E perché non provare anche la fengh shui low impact room?

Madagascar fiore tropicale
©Silvio Fiore/La presse

Viaggiare bene significa prima di tutto stare bene, e stare bene non può prescindere dall’essere in armonia con noi stesse e con il mondo che ci circonda. Per questo EcoWorldHotel, il gruppo che riunisce le strutture in Italia sensibili alle tematiche ambientali, inaugura un nuovo modo di vivere il soggiorno turistico spingendo le strutture a dotarsi di “stanze verdi” la cui ratio è la loro equilibrata integrazione – e quindi di chi vi alloggia – con l’ambiente.

Le ecologic room devono rispettare i parametri della bioarchitettura evitando gli sprechi e l’uso di materiali dannosi per l’uomo e per la natura, sfruttando il più possibile l’energia proveniente da fonti rinnovabili. Con un sistema di certificazione che garantisce l’”ecologicità” delle stanze – visibili sul sito prossimamente in rete www.ecologicroom.com – EcoWorldHotel crea una sorta di guida dove poter rintracciare quelle strutture che, anche se non “interamente”sostenibili, mettono a disposizione dei loro clienti una o più green room.

È così che in Italia arriva la prima stanza a basso impatto ambientale, realizzata nell’ecohotel La Residenza di Milano. Il suo nome per intero è fengh shui low impact room, perché oltre ai principi base dell’architettura sostenibile l’abitazione è strutturata secondo i dettami dell’antica filosofia cinese che considera il benessere dell’anima imprescindibile dal fisico e dal suo relazionarsi con lo spazio; il risultato è un microcosmo in cui ritrovare l’equilibrio di corpo, mente e ambiente.

La stanza, oltre ad avere futon e divano letto rigorosamente orientati secondo gli assi magnetici, comprende arredi realizzati in legni naturali, tessuti in cotone, lana e fibre di cocco; sistema di illuminazione a basso consumo energetico e cromoterapeutico con la possibilità di cambiare la colorazione della luce a seconda dell’umore; rubinetti a risparmio idrico con sensori di rilevamento della temperatura che determinano effetti colorati sull’acqua; isolamento termico-acustico e schermatura elettromagnetica.

In attesa che sempre più strutture si dotino di ecologic room le viaggiatrici più “responsabili” possono già da ora usufruire di biohotel dove parole d’ordine sono contenere gli sprechi e incoraggiare il risparmio energetico, soprattutto da quando è diventato evidente che il rispetto dell’ambiente non si sposa necessariamente con un’architettura spartana e senza lussi, ma anzi.

Ne è un esempio l’Hermitage Biohotel di Madonna di Campiglio, sulle Dolomiti, dove l’elegante e calda atmosfera tipica di un chalet di montagna è amplificata dalla realizzazione delle stanze e suite in armonia con l’ambiente: materiali naturali (legno, pietra e marmo), disgiuntore di corrente per dormire in assenza di campi elettromagnetici, riscaldamento a parete che contiene la dispersione di calore. In Tirolo, circondato dalle Alpi austriache, si trova un altro modello di bioarchitettura, il Stanglwirt Hotel, complesso interamente costruito in legno di pino cembro e materiali naturali con tetti ricoperti di prato per mimetizzare la struttura con la vegetazione circostante. Per il suo fabbisogno energetico il Stanglwirth sfrutta una centrale termica a biomassa che utilizza gli scarti delle lavorazioni agricole e del legno.

Quando il relax è bio: approfondisci
Segni particolari: 100% “eco”

Indirizzi utili
EcoWorldHotel
www.ecoworldhotel.com
Ecohotel La Residenza
www.residenzahotel.it
Biohotel Hermitage
www.chalethermitage.com
Biohotel Stanglwirt
www.stanglwirt.com