A ottobre il sole della creatività risplende su Marrakech, che dall’8 all’11 del mese ospita la biennale di arte contemporanea “Marrakech Art Fair”. Nel quartiere Hivernage della medina, cuore storico della città imperiale, tra le mura del favoloso palazzo Es Saadi, dagli anni 50 custode di oggetti d’arte, circa 40 gallerie nazionali ed europee si danno appuntamento per “scombinare” e “ricreare” i confini delle arti di III millennio.
La Città Rossa, per il colore delle sue mura, ma anche dei giardini per gli splendidi riad che la caratterizzano, è d’altra parte terra fertile per contaminazioni e rivoluzioni artistiche: qui infatti tra gli edifici e i vicoli medievali della medina, nel potpourri dei suk e nella piazza senza tempo di Jemaa El Fna, è cresciuto e si è fortificato il carattere cosmopolita di Marrakech, ponte ideale tra Oriente e Occidente, Vecchio e Nuovo, Tradizionale e Innovativo, di cui Sidi Ghanem, la zona dove proliferano laboratori e show room, è una delle massime espressioni. Non deve stupire perciò che la biennale è diventata anche “espediente” di numerosi eventi collaterali nati per offrire a turisti e abitanti la possibilità di scoprire l’arte che si nasconde in ogni angolo di Marrakech.
Aprono le porte le residenze degli artisti e gli atellier di moda; si organizzano mostre culturali e si svelano collezioni private. Gli appassionati, ma anche semplicemente chi ha voglia di ammirare bellezza e nuove tendenze, si lasceranno affascinare dai giochi creativi degli oggetti di arredamento firmati Sablissime, come dalle atmosfere di luce di Ammira Bougies e dalle ceramiche smaltate rosse famose ormai in tutto il mondo di Akkal. Alla festa dell’arte sono invitati fashion addicted incuriositi dalle ultime creazioni dello stilista Frederique Birkmeiyer e dalla linea di abbigliamento “Experimental Art Project” dallo stile culturale “trasversale” di Salem Abdel Wahab.
Sono in mostra l’Art Light Gallery, esposizione luminosa e store concept, mix d’arte orientale e occidentale; lo show room dell’artista eclettico Toufik Bellafari; i laboratori Yahya Creation e Younes Design. Sono in fermento la Dart D’Art della francese Edith Taiane ospitata nel mitico palazzo Bahia; la vetrina di Decoriente, arredamento dalle forme contemporanee e tocchi orientali; El Jouli, mobili e lampadari in alpacca e la Galerie Matisse, fondata da Nabil El Mellouki e Youssef Falaki in onore all’arte contemporanea marocchina. Da non dimenticare poi l’appuntamento con le residenze per gli artisti di Arsat Fondation, Institut Français de Marrakech e la Al Maqam – Tahannaout.
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Informazioni utili
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www.marrakech.travel
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