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Sogno di mezza estate a San Pietroburgo

Sono notti di poesia che spingono i sanpietroburghesi a ri-appropriarsi di una città dal ricco stile barocco e romantico, invadendo le strade e vivendo a pieno i giorni senza fine delle notti bianche, celebrate anche con un Festival.

San Pietroburgo Notti Bianche
Wikipedia

Anche lo zar Pietro il Grande ne rimase affascinato tanto che decise di fondare qui la città, nonostante si trattasse di un’area paludosa – ma allo stesso tempo una vera e propria finestra tra oriente e occidente – destinata a essere la capitale del regno. Stiamo parlando delle magiche notti bianche di San Pietroburgo, quando d’estate – da fine maggio a fine luglio – il sole non si riposa mai del tutto illuminandola anche di notte in una infinita combinazione di colori, dalle tonalità più crepuscolari a quelle più perlacee che si riflettono sull’acqua.

Grazie a questo fenomeno – naturale, dovuto alla posizione sul 60° parallelo nord che nel periodo estivo non fa calare il sole al di sotto dell’orizzonte – e alla sua fama di “Venezia del Nord”, costruita com’è su 42 isole sul delta del Neva, dove il fiume si immette nel golfo di Finlandia, San Pietroburgo gode di un fascino più che meritato cui contribuiscono gli oltre 300 ponti che la attraversano e che di notte svettano alzati. Notti bianche, notti di poesia che spingono i sanpietroburghesi a risvegliarsi dal rigido inverno e ri-appropriarsi di una città dal ricco stile barocco e romantico, invadendo le strade e vivendo a pieno i giorni senza fine.

A celebrare questo “sogno di mezza estate” anche il Festival delle notti bianche (Stars of the White Nights Festival) dello storico Teatro di Mariinsky, tra i più antichi di tutta la Russia e il più famoso per opera e danza, che fino al 21 luglio accompagnerà lo spettacolo naturale con un programma che prevede più di 90 pièce liriche, balletti, concerti sinfonici ed esibizioni solistiche, tra cui quest’anno anche l’interpretazione dell’attore francese Gerard Depardieu del Re Edipo di Stravinskij.

Passeggiando per il centro storico, oltre l’inesauribile Museo dell’Hermitage che contiene la più grande collezione di quadri del mondo, agli angoli di una città indimenticabile non è difficile imbattersi in locali dove giovani chef si divertono a rompere la tradizione della cucina locale con ventate innovative (il Sogno di Molokhovets – Mechta Molokhovets, su tutti) o in bar alla moda dove assaggiare (senza esagerare!) la vodka, “alcol di casa”. Varia anche la scelta di dove soggiornare con numerosi grandi alberghi e mini hotel, ciascuno con uno proprio stile ma tutti molto attenti alla cura dell’interior design: dall’Alexander House Boutique Hotel, vicino al Teatro Mariinsky, all’Antique Hotel Rachmaninov, con la possibilità di dormire nella stessa stanza dove il Maestro visse e compose, al Grand Hotel Europa che, sulla celebre Nevskij Prospekt, offre una prospettiva unica delle “Beliye Nochi” (notti bianche in russo) grazie alle sue nuove Terrace Suite dell’ultimo piano.

Indirizzi utili
www.russia.it
www.mariinsky.ru.eu
www.grandhoteleurope.com
www.a-house.ru/en/hotel

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