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Jeans: da 140 anni nella storia della moda

Re incontrastato dello street style e conquistatore delle passerelle, il jeans celebra 140 anni e Privalia lo celebra con una survey esclusiva

Jeans
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Se è vero che nella moda tutto torna, è anche indiscutibile che alcuni capi non se ne vanno mai, e la loro presenza nei guardaroba, pur adattandosi ai tempi, è una costante trasversale delle epoche. E’ questo il caso del jeans, e più in generale dei capi in denim, il tessuto più utilizzato al mondo per la produzione di pantaloni, il cui uso è secolare e si rifà ad un fustagno molto resistente che veniva utilizzato per le vele delle navi già nel XVI secolo. Il blue jeans come lo conosciamo oggi ha compiuto un viaggio transoceanico prima di diventare il capo più universale, perché dal porto di Genova è giunto in California, dove, 140 anni fa, ha preso le sembianze del pantalone a cinque tasche che tutti conosciamo.

E’ per celebrare questi 140 anni di storia dell’abbigliamento che Privalia ha deciso di realizzare una survey dedicata al re dello street style (che non disdegna diverse comparse in passerella), indagando trend, abitudini e desideri degli utenti italiani dell’outlet online. Sono state rivolte alcune domande ai soci uomini e donne, e, per cominciare, il 100% degli intervistati ha dichiarato di avere almeno un jeans nel guardaroba. Ma a possederne uno solo è una piccola parte, perché il 46% dei partecipanti all’indagine ne ha più di 5 paia: il jeans è un capo che richiama l’acquisto seriale. E non finisce qui: tra i progetti di shopping primavera estate 2015 il 90% include l’acquisto di un nuovo paio di jeans, e almeno la metà delle donne intervistate contempla anche un paio di shorts in denim, seguite da una giacca (20%) e da un chemisier (18%).

Per quanto riguarda lo stile preferito, per il 42% del campione di donne intervistate il modello per eccellenza è skinny; il regular è apprezzato dal 30%, quello a gamba dritta dal 21%, mentre quello a zampa dal 4%. Nono stante un’impennata di tendenza il modello boyfriend si ferma solo al 2% (forse per la difficile vestibilità su diverse corporature, ndr) e infine l’1% apprezza il bootcut. Dopo qualche anno di diffidenza, si torna con fiducia alla vita alta, taglio che enfatizza la femminilità e ‘allunga’ lo stacco di coscia, preferita dal 40% delle intervistate, anche se la vita bassa continua a comandare con il 60% delle preferenze. La tonalità preferita rimane la classica del blue jeans, mentre la lavorazione è liscia: l’82% degli intervistati lo preferisce senza applicazioni o ricami. Il total look di jeans è un azzardo che il 31% del campione oserebbe, mentre tra i capi ‘azzardati’ il 28% delle donne acquisterebbe delle scarpe in jeans (zeppe, ballerine o decolleté).

Infine, riguardo alla percezione di questo capo la survey evidenzia che il jeans è anche considerato sexy: il 79% dei soci intervistati lo considera ricco di sex appeal, mentre il 67% lo indosserebbe in un’occasione speciale come un primo appuntamento. Secondo le donne, la combinazione perfetta è con un tacco 12 (60% delle preferenze) o una camicia bianca (35%).

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