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Il gommino, storia di un’icona

Nato per unire la funzionalità allo stile, il marchio di fabbrica Tod’s è oggi uno status symbol

Gommino Tod's
Tod's

Concepito per coniugare le esigenze funzionali allo stile, negli anni oltre ad assolvere a questa funzione il ‘gommino’ Tod’s è diventato molto di più. Un’icona, un marchio di fabbrica, uno status symbol per il jet set internazionale, il gommino che punteggia la suola del mocassino Tod’s è diventato l’appellativo stesso della calzatura, che ieri come oggi continua ad essere un elemento distintivo.


Bianca Balti con il gommino e la borsa D Bag Tod’s

Il gommino nasce sul finire degli anni ’70, quando Diego Della Valle intuisce la necessità di realizzare delle calzature che siano casual e chic al tempo stesso, che rappresentino lo stile italiano dal gusto classico ma che si adattino anche ad un look disinvolto. Comincia a lavorare su un prototipo di mocassino dall’evocazione anni ’50, leggerissimo, piatto e ultra-morbido, interamente cucito a mano e caratterizzato dalle 133 sfere di gomma che punteggiano la suola. Il gommino fu un successo, e il mocassino Tod’s divenne la calzatura preferita di un’ampia schiera di affezionati, star del cinema e celebrità. Lo si è visto ai piedi di Michael Douglas, Catherine Deneuve, Denzel Washington, Antonio Banderas, Gwyneth Paltrow, Samuel Jackson, Orlando Bloom , George Clooney, Claudia Schiffer, Cindy Crawford, Julia Roberts, Sarah Jessica Parker, Cameron Diaz, Drew Barrymore, Uma Thurman, Scarlett Johansson, Anne Hathaway, Pierre e Andrea Casiraghi, solo per citarne alcuni. A comprovare la versatilità del mocassino iconico, l’iniziativa lanciata dal marchio lo scorso anno Dots of Life, in cui si invitavano fashion blogger e utenti a postare la foto del proprio stile indossando un gommino Tod’s, esaltato da look classici, eleganti, sportivi, ‘rock’, preppy e formali.


Andrea Casiraghi

La creazione, 100% Made in Italy, è realizzata a mano con raffinati pellami secondo la tradizione artigianale. La realizzazione di una scarpa Tod’s richiede più di 100 fasi di lavoro, dal taglio dei pellami fino all’assemblaggio dei componenti tramite la cucitura, per una calzatura che può richiedere fino a 35 pezzi di pelle. Ogni artigiano coinvolto nel processo ha un compito preciso, mentre i pellami, provenienti dalle migliori concerie del mondo, possono aver bisogno di un ‘invecchiamento’ di anni per arrivare alla giusta colorazione e consistenza. Esperti valutano poi la resistenza, l’omogeneità e lo spessore di ogni singolo pezzo, che se non raggiunge la perfezione viene scartato.

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