Casey Stoner, è un uomo, e anche uno sportivo, che ha avuto diverse vite. E oggi 16 ottobre, che compie trent’anni, è tempo di bilanci e di racconti. Tra le sue innumerevoli esistenze, la prima parla di condizioni di partenza piuttosto umili, viene infatti da una famiglia di braccianti – come raccontato nella sua biografia ufficiale – che viaggiava per le fattorie del continente australiano cambiando di volta in volta locazione sulla base della disponibilità al lavoro nei campi.
La seconda è quella di un giovane ragazzo che sbarca in Europa per puntare tutto sul proprio talento di corridore a due ruote, e la terza è quella di un successo intermittente, che lo ha portato, nel 2007 e nel 2011, nel gotha della MotoGP. Questo è Casey Stoner, per alcuni velenoso affabulatore, sempre in conflitto con Valentino Rossi, che nei primi anni di carriera veniva soprannominato Rolling Stoner, per via della sua frequente abitudine a cadere durante molte competizioni.
Ma Stoner è soprattutto l’uomo che è riuscito a vincere con la moto Ducati, negli anni in cui tutti, compresi piloti del calibro di Melandri e Capirossi, non riuscivano proprio ad arrivare sul podio. Le persone a lui vicine lo vogliono, di carattere duro e introverso, ma anche capace di slanci di altruismo. E la tuta da competizione, è d’altronde il vestito che più di tutti gli hanno visto indossare. Eppure, dopo una stagione di successi, e il passaggio alla Honda, lo sportivo decide di ritrarsi ormai nel 2011. In mezzo ci sono le lotte per il grado di correttezza sulla pista, e soprattutto Marco Simoncelli e Valentino Rossi, vengono contrapposti alla condotta più “pulita” del pilota australiano.
Poi c’è l’incidente in Malesia, che causa la morte di Simoncelli, e l’esternazione da parte di Stoner, di voler passare più tempo in famiglia. Nel 2015 torna per la manifestazione 8 ore di Suzuka, sempre in sella alla Honda, ma dopo pochi giri, il fantasma del Rolling Stoner si ripresenta e cade rovinosamente. E anche se i 30 anni avanzano, non è certo un buon motivo per non ritornare presto in sella.