C’è chi si cimenta ai fornelli perché durante le feste i pranzi e le cene siano speciali, e chi sente dentro di sé la vena da bar tender più che da chef, quindi si dedicherà all’intrattenimento di ospiti, parenti e amici in versione alcolica. Ecco 5 ricette di cocktail che riscaldano l’atmosfera.
Buck’s Fizz. Un drink leggendario nato dai bar tender da uno storico club londinese, tanto che la ricetta pura e originale è un segreto. Simile al Mimosa (champagne e succo d’arancia in eguale misura), ma rispetto a questo drink in voga nei brunch di New York le dosi cambiano: la versione British prevede due parti di succo d’arancia e una di champagne. Ma per una ricetta più ricca, provate con: 30ml di gin, 5ml di cherry, 60ml di succo d’arancia (o una parte di succo di mandarino e il resto arancia) e 90ml di champagne. Questo cocktail è ancora più delizioso se usate la spremuta d’arancia fresca.
Martini fizz al lampone. Un altro drink frizzantino, perfetto come aperitivo. Le dosi sono per circa 8 flute: mescolate 350ml di Martini Rosso e 150ml di gin, e lasciate riposare in frigorifero; è bene ghiacciare anche i bicchieri. Al momento di servire, mettete mezzo cucchiaino di zucchero a velo in ogni bicchiere, due o 3 lamponi congelati, e versate gli alcolici mescolando; completate con un dito di prosecco appena stappato perché sia ben frizzante.
Cocktail all’arancia e cardamomo. Dosi per 6 coppette: pestate con un mortaio 6 baccelli di cardamomo, nel frattempo fate sciogliere in padella 6 cucchiai di marmellata di arance amare, a cui aggiungerete il cardamomo, senza arrivare all’ebollizione. Lasciate a riposare a fuoco spento per 20 minuti. A parte, mescolate 400ml di vodka, 125ml di Cointreau e 4 cucchiai di succo di limone, a cui aggiungerete il composto di marmellata e cardamomo freddo. Lasciate riposare in frigorifero per un paio d’ore, e al momento di servire mettete un cucchiaino di marmellata di arance sul fondo del bicchiere, aggiungendo del ghiaccio tritato e versando il vostro cocktail ben freddo, magari decorando il tutto con una scorza di limone.
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Vino scarlatto. E ora un punch, da servire caldo. Cominciate molte ore prima a prepararlo perché occorre una cottura lenta e prolungata. Le dosi sono per 8 persone circa. Vi occorre della garza per creare un sacchettino in cui mettere le spezie che staranno in infusione, altrimenti dovrete poi passare il liquido col colino, scegliete voi. In ogni caso, si mettono a macerare un paio di stecche di cannella spezzettate e 4 chiodi di garofano in 4 tazze di succo di mirtillo rosso con 150 grammi di zucchero di canna (aumentate la dose a piacere). Mettete tutto sul fuoco, e lasciate andare a fiamma bassa per 3 ore e mezza, anche 4. Togliete le spezie, e aggiungete 500 ml di un vino bianco secco, e rimettete sul fuoco per mezz’ora, sempre a fiamma molto dolce. Servite caldo e guarnite le tazze o i bicchieri con dei mirtilli freschi o un rametto di ribes.
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Atholl Brose. Un nome complicato per un cocktail che lascerà gli ospiti di stucco; richiede un po’ di preparazione, ma potete vantarne le origini regali: si dice che la Regina Vittoria ne andasse ghiotta, anche se la versione originale è più mangia-e-bevi di quella che vi proponiamo, che comunque è decisamente sostanziosa. Occorre mettere circa 500gr di fiocchi d’avena a macerare in 700ml di whisky per una notte intera. Il giorno seguente, fate sciogliere 230gr di miele in 100ml d’acqua a fuoco lento, fino a che diventerà uno sciroppo. Aggiungete 300ml di panna liquida e amalgamate, diventerà una sorta di crema. A questo punto strizzate l’avena imbevuta di whisky e fate colare il liquido attraverso un colino direttamente nella crema, mescolate bene, e mettete a riposare in frigorifero. Una shakerata prima di servire, et voilà (consigliata la coppa da champagne).
