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La farofa, ricetta per calarsi nel clima brasileiro

Per immedesimarvi completamente nell’atmosfera carioca, un piatto versatile della cucina brasiliana, la farofa

Piatto brasiliano
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Economica, facile da preparare, saporita e versatile: con questi presupposti aggiunti al fatto che ormai la febbre carioca è diffusa in tutto il mondo, la farofa si presta a sollazzare i palati di tutti gli italiani che seguono i Mondiali di Calcio. Per calarsi nell’atmosfera, niente di meglio della cucina brasiliana, a cominciare da una ricetta diffusissima in Brasile e preparata come accompagnamento a mille piatti. La farofa è infatti un contorno che si unisce a piatti in umido di carne, pesce, legumi (la feijoada), ed è il piatto popolare dei lavoratori, perché sazia e costa pochissimo, almeno in Brasile. Sì perché l’ingrediente base è la farina di manioca, e in Italia non è comune quanto in Sud America, ma non è nemmeno difficile da reperire. La manioca è un tubero, noto anche come cassava, e la sua fecola granulosa è viene chiamata tapioca; si utilizza in modo molto simile alle patate, ed è ricca di carboidrati pur essendo priva di glutine, il che la rende perfetta per i celiaci. Comunque una variante della farofa prevede l’uso della farina di mais, quindi se proprio non trovate la manioca provate con quella.

Ci sono tantissimi modi per prepararla, che cambiano da regione a regione o semplicemente da una famiglia all’altra. Di base la farina si mescola ad un elemento grasso (olio o burro), la cipolla tritata e ingredienti a piacere, tra cui i più comuni sono la pancetta o la banana, a volte entrambe. Opzionale l’aglio, e alcune ricette contemplano l’uovo mentre altre no. Insomma la farofa diventa un supporto molto consistente ai piatti, che viene definito contorno ma è ben lungi dall’insalatina. Anche le dosi sono personalizzabili, a seconda di quanto la desiderate ‘pura’ o aromatizzata dagli altri ingredienti. In generale calcolate circa 2 bicchieri di farina per 4 persone.

La ricetta base:
Soffriggete una cipolla tritata in olio d’oliva o burro, e aggiungete la farina di manioca a pioggia mescolando bene. Salate e cuocete per due o tre minuti, fino a che la farina risulterà granulosa e tostata, ma non bruciata (mescolate con cura).

La versione più corposa:
Soffriggete la cipolla e uno spicchio d’aglio tritati, e una volta rosolati unite un uovo sbattuto (a questo punto potete anche mettere la banana a fettine se gradite una nota dolce). Aggiungete la manioca, salate e rosolate per tre minuti. In alternativa, fate rosolare la cipolla con della pancetta nel suo grasso, e procedete come indicato.