Dopo l’infortunio di Neymar e la pesante sconfitta subita dal Brasile, è rimasto l’amaro in bocca ma, come si dice in questi casi, the show must go on, gli attori ancora in campo sono ansiosi di giocarsi la semifinale che vedrà sfidarsi Olanda e Brasile per conquistare il terzo e quarto posto della competizione calcistica.
Una delle ultimissime tappe di questo Mondiale avrà luogo il 12 luglio a Brasilia, capitale nonché la quarta città più grande del Paese, sita su di un altopiano a 1.172 metri di altitudine. Proprio qui saranno puntati gli occhi del mondo intero e, nello specifico, sullo Stadio nazionale Mané Garrincha il cui nome ricorda la figura di Manoel Francisco dos Santos, icona culturale e calcistica del Brasile, meglio noto come Mané Garrincha.
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Come molte altre realtà sportive del paese anche questo stadio è stato soggetto ad un piano di miglioramento con un’espansione che l’ha portato ad accogliere fino a 71,000 spettatori. Al di là della propria fede calcistica, la città merita di essere scoperta in tutta la sua particolarità trattandosi di una delle capitali mondiali più recenti: la sua pianificazione urbanistica, voluta da presidente Juscelino Kubitschek, risale infatti al XX secolo ed è stata edificata in soli 41 mesi. Inaugurata il 21 aprile 1960, Brasilia ha sottratto il titolo di capitale a Rio de Janeiro. Impossibile non riconoscere nel suo profilo lo zampino del grande architetto Oscar Niemeyer, colui che ha realizzato la maggior parte degli edifici pubblici mentre, Roberto Burle Marx, ebbe l’incarico di “landscape designer”.
Dichiarata dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità nel 1987, Brasilia si presenta agli occhi dei visitatori con una forma curiosa che molto ricorda un aeroplano, merito del progettista urbano Lúcio Costa: nella cabina di pilotaggio si trovano edifici istituzionali come il Congresso Nazionale, la Corte federale di giustizia, la Corte costituzionale brasiliana e il Palazzo Planalto, sede del Governo mentre, le ali, rappresentano ospitano le aree residenziali e gli spazi verdi.
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Essendo una città piuttosto giovane, non vanta un ricco patrimonio culturale ma ciò non significa che non presenti interessanti spunti: meritano una sosta la Cattedrale di Nossa Senhora Aparecida, suggestiva architettura con la sua inconfondibile forma o il Complesso del Congresso Nazionale e la Torre della Televisione: vale la pena salire in cima e, a quota 224 metri, godere del bellissimo panorama.
Chi desidera lasciarsi alle spalle il mondo di cemento, anche gli spazi per la vita en plein air sono interessanti: tappa obbligatoria al Lago Paranoa per tutti coloro che amano l’avventura e sono alla ricerca di nuove emozioni adrenaliniche; qui è possibile praticare sport a ridosso del celebre Ponte JK. Vero e proprio polmone verde il Parco Sarah Kubitschek, ovvero il più vasto parco urbano al mondo.
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Una volta terminato il tour culturale, è tempo di godersi la vita come sono soliti fare i brasiliani: appuntamento al Pontao do Lago Sul dove svagarsi tra i numerosissimi locali, ristoranti, discoteche che lo affollano.