L’avventura inizia: la Nazionale di calcio italiana ha preso il volo per Rio de Janeiro, pronta a regalare nuove emozioni a tutti i tifosi azzurri in occasione della Coppa del Mondo FIFA 2014. Per vedere i nostri in azione bisognerà attendere il 14 giugno, una data che, in moltissimi, hanno segnato in agenda pronti, con il cuore in mano, a tifare a squarcia gola.
La partita Italia-Inghilterra sarà giocata presso l’Arena Amazonia di Manaus, una città cara al turismo ecologico: basta dare uno sguardo alla sua struttura, tutta realizzata secondo principi di sostenibilità con un apposito sistema per raccogliere l’acqua piovana per i servizi igienici, pannelli solari per produrre energia rinnovabile e schermi per mantenere basso il consumo energetico e controllore la temperatura dello stadio.
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Vale la pena unire l’utile al dilettevole e, prima o dopo il match della nazionale, apprezzare le bellezze dell’affascinante cittadina situata nel cuore dell’Amazzonia brasiliana per scoprirne la storia: un passato ricco il suo che risale al XVII secolo, quando venne fondata dai portoghesi. Anticamente chiamata “Cidade da Barra do Rio Negro”, solo nel nel 1856 ricevette quello che è il suo attuale nome, Manaus, nome indigeno che significa “madre di Dio”.
Grande vetrina questa dei Mondiali per curiosare all’interno di una dimensione così stimolante e cosmopolita, un polmone verde abbracciato da spazi di ampio respire come il Bosque da Ciência e Parque do Mindú oltre ai suoi fiumi, tutti navigabili, come il Rio Negro e il Rio Solimoestra che, insieme, formano il Rio Amazonas.
Spostando l’attenzione sul lato culturale, tra i monumenti importanti spicca il Teatro Amazonas, opera dell’architetto italiano Celeste Sacardim che lo costruì nel 1896 in perfetto stile Belle Epoque tropicale. Inaugurato da Enrico Caruso il 7 gennaio 1897 con la rappresentazione dell’opera italiana “La Gioconda” di Amilcare Ponchielli, il teatro venne successivamente scelto per l’ambientazione del film di Werner Herzog, Fitzcarraldo. Impossibile lasciare la città senza aver fatto una tappa al Mercato Comunale, il più vecchio in città, famoso per la sua struttura in ferro, là dove addentrarsi e fare il pieno di delizie, frutta fresca e spezie della regione in primis.
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Ai brasiliani non manca di certo la fantasia e l’allegria per rendere ogni serata speciale e unica: per vivere una nottata indimenticabile, tutto ha inizio in Praça de São Sebastião, punto di ritrovo per poi muovere alla conquista della movida by night che, spesso, ha il suo fulcro sulla spiaggia di Ponta Negra, sita a circa a 13 km dalla città, ricca di locali, bar, ristoranti e discoteche dove è possibile ballare a ritmo di “Brega”.
Divertimenti e danze sfrenate sì, ma non senza aver prima fatto una sosta gastronomica assaggiando le specialità della casa: da ordinare un Pato no Tucupi, ovvero un piatto a base di anatra, servita con riso e salsa tucupi o una porzione di Maniçoba, carne secca, pancetta, trippa, vitello, maiale e chorizo con riso bianco; chi preferisce i prodotti del mare, ecco il Pirarucu de casaca: un pesce fritto proposte con banane, patate al vapore e la farina di manioca, uova bollite e latte di cocco, con contorno di riso bianco e patate fritte.
Chi ha la fortuna di essere in città per i Mondiali può trattenersi qualche giorno in più e approfittare della concomitanza del Festival Folclòrico, una festa popolare che si tiene, ogni anno, nell’ultimo fine settimana di giugno a Parintins, cittadina sita a 360 km da Manaus, un evento molto acclamato che merita di essere seguito in quanto, per la sua portata, è secondo solo al Carnevale. Si tratta di una sfida combattuta a suon di coreografie all’interno del Bumbodromo dove, a scendere in campo, sono i Buoi Caprichoso e i Buoi Garantido, circa 4.000 tra figuranti e ballerini
Informazioni utili:
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