Se pensate che solo Madonna o Lady Gaga richiedano accorgimenti stravaganti agli hotel dove soggiornano, forse non conoscete ancora le richieste delle nazionali di calcio in trasferta in Brasile. Alcune bizzarre, altre semplici ma al contempo superflue, tanto che viene da chiedersi se sia più importante il piacere della richiesta che l’effettiva necessità. I calciatori viziati come le pop star esistono, non c’è dubbio, e la Gazzetta dello Sport elenca quali sono le richieste più bizzarre che i gestori brasiliani si sono trovati a dover soddisfare. E non si tratta solo di cambiare menù per diversi tipi di alimentazione, che sarebbe il minimo e anche una richiesta più che legittima.
La lista è capeggiata da Cristiano Ronaldo, che stando al famoso giornale sportivo avrà a disposizione non solo più body guard personali (e va bene, con un mito come lui la sicurezza non è mai troppa), ma anche cuscini aromatizzati (per tutta la squadra) e soprattutto, udite udite, uno specchio riscaldato in stanza, perché non si appanni e il campione possa dare una sistematina al capello senza dover attendere l’estenuante disappannamento post-doccia. Non ultima, la richiesta di avere una console per videogiochi in ogni stanza.
I francesi hanno invece richiesto che il sapone sia sempre fornito allo stato liquido, non sotto forma di saponetta alla quale non sono avvezzi. I cileni non apprezzavano i letti del resort dove abiteranno nel periodo dei mondiali, che sono stati tutti cambiati, e hanno desiderato in ogni stanza uno schermo piatto. La nazionale del Giappone ha invece voluto una vasca idromassaggio nelle camere dei giocatori, per una piccola spa personale a fine giornata.
La squadra algerina vuole trovare in ogni stanza una copia del Corano, in caso qualche giocatore lo smarrisse, mentre quella dell’Hoduras non può transigere dal vedere almeno un canale della tv nazionale honduregna, oltre che almeno 6 reti televisive in spagnolo. E a proposito di affezione alla propria patria, i giocatori dell’Equador troveranno ogni giorno in camera un casco di banane del loro paese. Gli australiani invece sono stati più umili, richiedendo solo l’installazione di due maxi macchine per il caffè nelle aree comuni del resort.
Per non turbare il sonno dei giocatori dell’Uruguay, i condizionatori delle camere sono stati testati rigidamente, e modificati in caso fossero rumorosi. Per concludere in tema ‘disturbo’, la nazionale italiana ha richiesto che la scuderia ippica adiacente ai campi di allenamento venisse trasferita, mentre i menù del resort (di recente multato per la presenza di cibo avariato nelle dispense) dedicato alle famiglie della delegazione dovranno includere due tipi di pasta al giorno rigorosamente senza aglio e cipolla.