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Milano Moda Donna: un grande inizio

Gucci apre una attesissima settimana moda milanese, assieme a Les Copains e Alberta Ferretti

Gucci primavera estate 2016
press office Gucci

Dopo New York e Parigi arriva lei, Milano Moda Donna, la ‘star’ delle fashion week, che ha aperto i battenti ieri niente meno che con Gucci in calendario. Alessandro Michele ha portato in scena una donna nuova, che tuttavia dei codici classici della maison ha mantenuto i riferimenti. Il nuovo direttore creativo non ha avuto paura di esporsi, di mettere in scena un nuovo modo di interpretare lo stile. L’abbandono di Frida Giannini aveva lasciato il mondo fashion col fiato sospeso fino a ieri, quando ha potuto tirare il proverbiale sospiro di sollievo. La nuova donna Gucci è ‘tenera’, questa la parola d’ordine per la primavera estate 2016, non teme di mostrare i suoi sentimenti, le emozioni, l’affetto. Perde un po’ l’algidità che la caratterizzava in passato, lascia da parte l’androginia, l’allure altolocata e si veste di abiti con perle, ricami, decorazioni, pizzi, porta colori a contrasto, stampe in stile tappezzeria, fiori. I tagli sono sempre sobri, le silhouette affinate ma morbide, alla Gucci insomma, ma, per ora, si sono decisamente ‘inteneriti’ e con evidente un tocco anni Settanta.

Les Copains ha portato in passerella una moderna Madama Butterfly. Stefania Bandiera ha concepito una collezione che con i suoi ricami ammicca alla porcellana, agli origami, alla stampa 3d. La tradizionale maglieria della maison si sposa con outfit dallo spirito atletico, che evocano le uniformi delle arti marziali nei cardigan portati su crop top, sulle cinte degli abiti che ricordano l’obi. La palette è neutrale, l’enfasi è sulla texture della maglieria ultrafine.

Un viaggio nel deserto quello di Alberta Ferretti, in una sorta di Burning Man fashion, dove le donne sono libere, fantasiose, uniche nella loro forte personalità, e sempre femminili. Abiti ampi, morbidi e iper-femminili come da tradizione, che per la prossima bella stagione assumono i toni della terra arida, della sabbia, prendono connotazioni etno-chic e dal sapore hippy. Abiti in stile sottoveste, camice in chiffon, macramè, seta, organza, pizzi ricordano che la femminilità è, per Alberta Ferretti, leggiadria ed eleganza, ma non per questo meno avventurosa.

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