Chiude Milano Moda Donna, e un dato certo emerge: la moda italiana ha ricominciato a credere in sé stessa. Dopo un momento di timore, in cui la creatività si auto-limitava a causa dello spauracchio della crisi (osare troppo significa vendere poco), gli stilisti sembrano aver affilato di nuovo le unghie, capendo che il valore del Made in Italy è troppo grande per sacrificarlo sull’altare del mercato finanziario. Con le dovute accortezze, naturalmente: l’idea generale di questa settimana di sfilate è che la creatività sia risorta, che la voglia di ritornare in ballo ci sia, ma che gli errori del passato abbiano fatto capire che non sono gli eccessi a dover far parlare di sé, ma la qualità. Abbiamo visto collezioni studiate, meditate, impeccabili, mettibili e allo stesso tempo creative, originali, piene di carattere. Una scommessa sottoscritta da molte maison, dai mostri sacri ma anche dai nuovi talenti.
Ma veniamo ai trend emersi dalle passerelle: quali saranno i must-have per l’Autunno Inverno 2014 2015? Ecco 10 parole-chiave che descrivono i trend della prossima stagione fredda.
Semplicità: non nel senso di moda casual, ma piuttosto di portabilità, di comodità, che sia tuttavia chic ed elegante. Se ne è fatto promotore Emporio Armani e Giorgio Armani, con capi che “le persone portano davvero”, Costume National con la sua donna ‘libera’, Alberta Ferretti che propone semplicemente il bomber con la gonna, N°21 che toglie i tacchi e appiattisce le suole.
Artigianalità: intarsi, innesti, inserti. Pelle, pelliccia, seta, chiffon, drappi, velluto. Micro applicazioni, ricami. Se da un lato si evoca la semplicità, dall’altra parte Fendi, Pucci, Ferragamo, Sportmax rilanciano l’eccellenza artigianale, fatta di materiali pregiati e lavorazioni preziose.
Oro: i pantaloni con le frange di Just Cavalli sopra ogni altro, ma anche gli abiti e gli orli di Etro, i decori di Blumarine, i cappotti Dolce e Gabbana. L’oro farà brillare l’inverno.
Pelliccia: gli animalisti hanno protestato spesso, e non a torto vista la quantità di pellicce in passerella. Il pelo della discordia che per un periodo era tanto deprecato oggi torna fiero, orgoglioso, noncurante di chi lo addita come ‘crudeltà’. Ne hanno fatto sfoggio tantissime maison, Fendi in primis, Roberto Cavalli, Emilio Pucci, Sportmax, Marni.
Mannish style: pantalone, bomber, cappotto over size, si sposano con Principe di Galles, feltro, felpa. E’ ancora mannish style, anche per il prossimo autunno, trend che ha fatto capolino già da qualche stagione e continua imperturbabile il suo gioco di commistione dei generi. Lo abbiamo visto da Emporio Armani, da Trussardi, da Missoni, da Costume National.
Cappotto over: lo abbiamo citato poche righe più su, ma merita uno spazio dedicato. Il cappotto della prossima stagione fredda sarà ampio, lungo, over-size, come già da qualche inverno si porta. Lo vogliono così Prada, MaxMara, Missoni, Colangelo.
Animal planet: l’animalier c’è, eccome se c’è. Ma non è questo il trend: piuttosto gli animali sagomati, disegnati, stampati nelle loro sembianze reali, non solo il manto. Abbiamo visto lupi sui capi di Marras, pantere su quelli di Krizia (ma questo è un classico), civette da Dolce e Gabbana, gattini e cagnolini da Au Jour Le Jour.
Arte: la moda è un’arte, lo sappiamo, ma nel caso ce lo si dimentichi qualche stilista decide di omaggiare le correnti artistiche o i loro rappresentanti esplicitamente. Troviamo i quadri di Pollock sui capi Sportmax, l’astrattismo contemporaneo da Bottega Veneta, Magnus Plessen da Marni.
Anni ’60: sono ancora mitici, fanno ancora tendenza, ebbene sì. Non solo Gucci si ispira agli immortali Sixties, ma anche DSquared2, Trussardi (in un’accezione particolare, quella della nuovelle vague che nasce sul finire della decade precedente), Au Jour Le Jour.
Pantaloni (comodi): portiamo i calzoni, sì, e li portiamo comodi. Niente più strizzatissimi pantaloni o leggins effetto seconda pelle (salvo eccezioni), il pantalone è comodo, ampio, morbido: la pensa così Emporio Armani che per l’occasione ne crea uno ad hoc con caviglia corta, ma anche Trussardi, Costume National, Laura Biagiotti, Les Copains.