Gli uomini e le donne non sono uguali, soprattutto nel flirtare. L’abbiamo detto e l’abbiamo ripetuto più volte. Eppure c’è bisogno di ribadire questo concetto. Come ha tentato di fare, con un’ottima analisi, il professore Joel Wade della Bucknell University.
“Ogni sesso ha interessi diversi quando si intraprende una relazione”, ha detto Wade, e ogni sesso utilizza al meglio le proprie tecniche, dipendenti dalle proprie finalità. Per capire come si comportano e cosa si apprezzano degli uomini e le donne, quando interagiscono con il sesso opposto, ha intrapreso uno studio ben preciso.
Per quanto riguarda il primo contatto, le donne che flirtano con gli uomini scelgono azioni fisiche più efficaci: un bacio sulla guancia, appoggiarsi la spalla, un tocco delicato sul braccio. Insomma, scelgono azioni fisiche, come se sottintendessero un approccio di tipo sessuale. Come se anticipano un’intesa che ci potrebbe essere, o semplicemente sono consapevoli dei fini dell’uomo.
Al contrario, i maschi hanno più successo nel momento del flirt quando le loro azioni suggeriscono impegno ed esclusività, come il tenersi per mano, chiedere di uscire fuori, far ridere. Non è un caso, come si dice in questi casi, che gli uomini vengano da Marte e le donne da Venere. In sintesi, come sostiene Wade, sia uomini che donne investono nelle relazioni, ma per finalità diverse.
Nello studio gli uomini intervistati, attenzione, hanno riconosciuto, durante la fase del flirtaggio, ben 26 azioni che sembrerebbero esplicitare l’interesse da parte delle donne. Il gentil sesso, invece, sempre in condizione di interesse, ne ha scoperte soltanto 14. Wade attribuisce questa differenza ad una maggiore attenzione e discernimento da parte del pubblico femminile, considerato più attento alle cose vere, quelle che funzionano davvero. Gli uomini, invece, sono più propensi a provare una più ampia varietà di tecniche, nella speranza che qualcosa funzioni. Furbizia maschile, sensibiità femminile. Tutto torna.
