Il corpo al centro della scena. Il corpo dell’artista reso oggetto d’arte, accarezzato, ferito, torturato, amato, sanguinante e vivo. La Body Art è il momento in cui il soggetto sceglie di esplorare i limiti del proprio corpo, metafora del corpo sociale.
“Ci sono dolori socialmente accettati, come quello di fare un lavoro che odiamo tutti i giorni della nostra vita, per poi inorridire davanti a pratiche di fachirismo alla sola vista del sangue”. Così parla Kyrahm, artista concettuale e body artist, quando spiega la nascita del progetto Extreme Gender Art fondato insieme alla drag king e trasformista Julius Kaiser. Un duo italiano presente in innumerevoli festival ed eventi in giro per il mondo che da qualche anno ha deciso di promuovere la Body Art in Italia negli spazi dell’arte come gallerie e teatri.
Il 30 Gennaio le due artiste saranno presenti a Roma per l’evento “Female extreme Body art“. Dieci artiste si esibiscono in uno show inedito tutto al femminile tra body piercing, body modifications, human installations, fachirismo e gender role play. Un evento che dà spazio alla sperimentazione ospitando anche artiste che per la prima volta si avvicinano alla Body Art.
Al centro il corpo ferito da pratiche cruenti o adornato da composizioni raffinate, ma anche gesti di liberazione e rituale. Kyrahm aprirà la serata con la sua nuova istallazione umana “Eros, Surrended” e la concluderà con la performance “Sacrifice”, che chiama in gioco l’ iconografia cristiana, Tra le artiste Princess Soraya e Mz Tigerorchid, provenienti dal fachirismo tradizionale; la bondager Dolcissima Bastarda e le performer Alia e Sylvia Di Ianni.
L’evento Extreme Gender Art viene realizzato in collaborazione con la serata Amigdala, progetto di cultura queer e di musica elettronica che ospiterà la dj Metzgerei direttamente da Berlino.
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