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Una vita da reporter

Milena Gabanelli dichiara di essere pronta ad andare in onda con “Report” anche senza coperture legali.

Milena Gabanelli
LaPresse

Da anni i telespettatori si sono abituati al suo volto in tv, rigoroso, inflessibile, come rigorose e inflessibili sono le inchieste che manda in onda con il suo programma “Report”. Milena Gabanelli è una delle più importanti firme del giornalismo d’inchiesta in Italia, premiata dagli ascolti di un pubblico che ormai la segue fedelmente e ha imparato a fidarsi della sua professionalità.

Lontana dai riflettori, la Gabanelli ha lavorato per tanti anni nel servizio pubblico, introducendovi prima con “Professione Reporter” e poi, dal 1997, con “Report” una nuova formula di programma di inchiesta: il programma infatti manda in onda inchieste realizzate da giornalisti free lance con mezzi propri, sulle quali la ridottissima redazione che fa capo alla Gabanelli interviene solo per quanto riguarda l’edizione e la progettazione del programma, garantendo per la qualità dei contenuti. Questa formula, che non ha paragoni nel panorama televisivo italiano, consente ai giornalisti di realizzare inchieste con un lavoro di campo approfondito e accurato, che può durare anche diversi mesi.

Le videocamere di Report in questi dodici anni sono andate a frugare dappertutto, indagando fatti poco noti (o poco trattati dalla stampa mainstream) ma particolarmente vicini ai cittadini, o richiamando l’attenzione su scandali a volte di portata internazionale. I commenti asciutti, incisivi e spesso duri della Gabanelli hanno accompagnato servizi che si sono occupati di nucleare, di mala sanità, di sprechi nella pubblica amministrazione, di guerre e conflitti.

In questi ultimi giorni di Milena Gabanelli si è parlato spesso perché la RAI vorrebbe negare alla sua redazione la copertura finanziaria in caso di querele e denunce, che “Report” continua a collezionare a decine, a testimonianza della delicatezza dei temi affrontati. Nessuno di questi procedimenti legali è mai però finito con una sconfitta per la Gabanelli e la sua redazione.

La mobilitazione dei fedelissimi di “Report” in questi giorni è stata altissima, e Milena ha ricevuto solidarietà e sostegno da numerosi colleghi e comuni cittadini che, senza il suo programma, sentirebbero di avere un canale di informazione in meno da cui apprendere notizie anche (soprattutto) scomode. Ma la Gabanelli rassicura tutti: lei e la sua redazione sono pronti ad andare in onda comunque, pronti a coprire di tasca propria eventuali spese legali, pronti a continuare a fornire ai telespettatori finestre sul mondo – non sempre pulito – che ci circonda.