Ha ascendenze militaresche l’attrice britannica Tilda Swinton: padre generale delle Guardie Scozzesi e addirittura un prozio che inventò il carro armato. Ma Tilda ha più volte rifiutato queste radici, ribelle e anticonformista al punto da avvicinarsi, nella prima metà degli anni ’80, al piccolo ma combattivo Partito Comunista Britannico.
Recita a teatro, con la Royal Shakespeare Company e il Traverse Theatre di Edimburgo, prima di approdare al cinema, diretta dal visionario regista Derek Jarman che per quasi un decennio ne fa addirittura una sua musa. Un fascino glaciale e raffinato, quello di Tilda, che nel corso della sua carriera ha partecipato a numerose produzioni di successo, alternandole a ruoli in film più complessi. E’ il caso, ad esempio, della superba interpretazione in “Orlando” di Sally Potter (1992), film rarefatto tratto dall’omonimo, criptico romanzo di Virginia Woolf, che indaga in profondità l’essere umano, fuori dagli schemi rigidi dell’appartenenza a un genere fisso, in una lunga biografia che attraversa quattro secoli.
Tilda figura nei cast di film di successo come “The Beach” (2000), “Vanilla Sky” (2001), “I segreti del lago” (2002), interpreta il ruolo della Strega Bianca nel film “Le Cronache di Narnia” (2005) e recita accanto a George Clooney in “Michael Clayton” (2007), un ruolo che le vale l’Oscar come miglior attrice non protagonista, e di nuovo in “Burn After Reading” (2008).
Da un paio di settimane Tilda Swinton è nelle sale italiane nel film di Luca Guadagnino “Io sono l’amore”, un melodramma spietato sul potere, il denaro e l’arrivismo dell’alta borghesia lombarda, incarnata dai membri della famiglia Recchi che, nella loro sontuosa dimora, tra lusso e comodità di ogni tipo, combattono una guerra silenziosa per raggiungere il definitivo consolidamento della loro posizione sociale. Una lotta che sarà scompaginata dalla travolgente passione di Emma Recchi (interpretata dalla Swinton) per il giovane cuoco Antonio, elemento del tutto estraneo a quel mondo che si rivelerà infine più fragile del previsto.
E il successo della coppia Swinton-Guadagnino è stato confermato anche dal breve video pubblicitario realizzato per la casa di gioielli Pomellato, che ha affidato proprio alla bellezza sofisticata della Swinton e alla regia di Guadagnino il lancio della sua nuova collezione di anelli, “M’ama non m’ama”. Nel video, che si può vedere dal sito di Pomellato e in tv, una sognante Tilda passeggia in un campo di grano raccogliendo, come fiori, gli anelli della collezione, ogni anello un petalo, ogni petalo un “m’ama” o “non m’ama”. Il finale è un romantico “M’ama!”, un ultimo gioiello per la Swinton