La personalità eccentrica ed esuberante di Pedro Almodovar da sempre si distingue anche grazie alle splendide donne di cui inizia giovanissimo a circondarsi sui suoi set. Splendide non solo dal punto di vista fisico – anche se l’“harem” almodovariano annovera bellezze stratosferiche: le chicas di Pedro sono tutte dotate di una personalità precisa, forte, che il regista non fa che esaltare fondendola con il suo personale carisma.
Elena Anaya aveva già fatto una sua fugace apparizione in “Parla con lei” (2002). Almodovar l’aveva scelta per il ruolo secondario di Ángela, e adesso promette di lanciarla dedicandole un ruolo da protagonista nel nuovo film, “La pelle in cui abito”, che inizierà a girare ad agosto. Accanto ad Elena, un grande ritorno nella casa almodovariana: Antonio Banderas, lanciato giovanissimo proprio dal regista della Mancha in film come “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” (1988) e “Légami!” (1990), torna dopo vent’anni a farsi dirigere dal suo “padrino”.
Elena non è una sconosciuta del cinema, anche internazionale: il suo ruolo di ‘Lolita’ nel film di Julio Medem “Lucia y el sexo” le ha portato un Premio Goya nel 2001, e tre anni dopo è un’apprezzata vampira in “Van Helsing”, il film di Stephen Sommers ispirato alla leggenda di Dracula. Di nuovo per Medem ha recitato in “La camera a Roma”, una storia di amore saffico che a poche settimane dalla sua uscita registra però un risultato deludente al botteghino.
Questo potrebbe essere il suo anno, la definitiva consacrazione di una carriera che finora le ha dato qualche soddisfazione, ma che manca del ‘colpaccio’: sulla storia per la quale Almodovar l’ha scelta aleggia il riserbo più assoluto, anche se i giornali parlano di una versione cinematografica del racconto drammatico “La tarantola” dello scrittore francese Thierry Jonquet. Si tratta della storia di un legame angoscioso e perverso che si instaura tra un chirurgo plastico e la sua bellissima compagna, ridotta ferocemente in schiavitù. Gli stessi giornali, soprattutto in Spagna, aggiungono una piccola coda velenosa a queste notizie: pare che la Anaya abbia soffiato quel ruolo niente meno che alla “musa delle muse” di Almodovar, Penelope Cruz, impegnata nei prossimi mesi sul set del quarto episodio di “Pirati dei Caraibi”.