Il suo fascino discreto, un corpo esile, uno stile sempre impeccabile: Audrey Hepburn moriva 20 anni fa, lasciandoci immagini di una donna unica.
Nonostante fosse diventata una vera star, Audrey riuscì a non farsi travolgere dalla celebrità. Rimase sempre un personaggio misterioso, sebbene quando si presentava agli eventi mondani nessuno potesse fare a meno di notarla.
Sono poche le fotografie che la ritraggono in posa, ma quelle che ci sono rendono sempre onore alla sua eleganza. Mai una posa esagerata, mai uno sguardo eccessivo, solo una donna bella e fine.
Era molto più facile per i fotografi trovarla fuori dal set, mentre passeggiava per Roma e per le altre città in cui h vissuto e lavorato, con la stessa facilità con cui avrebbe fatto una donna qualunque.
E' in queste immagini della sua vita quotidiana che ritroviamo la Hepburn autentica, quella che sorrideva nel suo trench e sapeva rendere elegante anche un foulard legato in testa.
I suoi cappotti, le scarpe con un leggerissimo tacco, le borse mignon, i cappelli minimal. Pochi dettagli di stile che saranno per sempre legati a lei.
Con 31 film che l'hanno vista come protagonista e mai uno solo bocciato dalla critica, Audrey è rimasta una leggenda anche del cinema e del teatro, con molte partecipazioni in produzioni di Broadway.
Nata il 4 maggio del 1929 a Ixelles, Audrey cominciò come ballerina, e quest'esperienza pervase tutta la carriera, lasciandole addosso la regalità di un'etoile.
Nel 1954 vinse un Oscar per il film Vacanze Romane, e di nuovo fu premiata con l'Oscar per l'impegno umanitario nel 1993, poco dopo la sua morte. La hepburn, infatti, dalla fine degli anni ottanta comparve sempre meno al cinema, per impegnarsi in opere umanitarie a fianco dell'UNICEF.
Restano indimenticabili il suo tubino nero e la collana e gli orecchini di perle che portava nl film che l'ha resa celebre: Colazione da Tiffany.
In poche si ricordano per la loro eleganza innata come Audrey Hepburn. Lei, sempre perfetta, scompariva venti anni fa, lasciandoci in eredità immagini uniche di una donna rivoluzionaria ma classica, sorprendente anche in un tubino nero.