Da sempre il carisma si traduce come il potere innato di influenzare o dominare gli altri. È una dote innata che oggi però, è possibile acquisire.
Nel 2014 la rivista Fast Company ha raccolto i pareri degli esperti concludendo che basta lavorare su sei aspetti per riuscire a diventare “magnetici”. Il primo fattore su cui lavorare è il potere. Non si tratta di un ruolo o di una posizione, ma di un atteggiamento: una combinazione – spiega Fox Cabane a Fast Company – di «sicurezza di sé, linguaggio del corpo, espressione del viso e voce». Il potere non è quello che hai davvero, bensì «come gli altri ti percepiscono». Perciò se ti mostri insicuro e sulle tue è difficile che ti trovino autorevole. Uno dei trucchi è mostrarsi sempre partecipe della conversazione: non distrarsi, non mostrarsi disinteressati, non perdere il legame con l’interlocutore.
E così si passa al secondo punto: persuadere il pubblico, numeroso o composto da poche persone non importa. Il carismatico trascina la folla, spinge gli altri a pensarla come lui, convince con il suo entusiasmo e la sua capacità di affrontare gli imprevisti (magari non è vero, ma l’importante è apparire).
Poi bisogna imparare a comunicare, un verbo per cui le parole non bastano: servono gesti, voce, sguardo, «calore» nei confronti degli altri, capacità di ascoltare. Chi sa comunicare può riuscire anche nel punto successivo: l’«adattabilità», un mix fra empatia e flessibilità che ti permette di capire con chi stai parlando e come vorrebbe essere trattato – e conquistarlo così in pochi secondi. Ci sono altri due elementi su cui lavorare: uno, ovvio, è l’immagine e l’altro è avere una visione da offrire. Bisogna scoprire una passione, qualcosa che ci entusiasmi e faccia entusiasmare gli altri: un messaggio, un programma, una convinzione, uno slogan, purché dietro ci sia il cuore. O almeno la testa che lo spinge, a furia di esercitarsi.