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Due emozioni e stati mentali, quelli della solitudine e dell’isolamento, che fanno parte del nostro vivere quotidiano e i cui effetti sulla persona sono da tempo al centro della ricerca scientifica.
Eppure la notizia di oggi sembra nobilitare la condizione della solitudine in una società iperconnessa e ossessionata dalla socialità.
Secondo la scienza stare da soli sarebbe indicazione di intelligenza e l’insofferenza provata da certe categorie di persone quando sono in gruppo sarebbe segnale più evidente di questa maniera di pensare. È quanto afferma uno studio pubblicato di recente sul British Journal of Psychology.
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I ricercatori, hanno cercato di spiegare quali sono i fattori che rendono certe persone più felici di altre. E in questo senso le cause in gioco sono molte. Ad esempio vivere nelle zone rurali è un fattore che influenza positivamente lo stile di vita delle persone rispetto a quelle che vivono in uno tipicamente urbano.
Circondarsi di persone a cui si vuole bene, poi, sarebbe un altro modo per aumentare il benessere. Una regola che vale per tutti tranne che per chi ha un quoziente intellettivo superiore alla media. ll motivo?
Questo tipo di persone hanno meno bisogno di fare affidamento sulle reti sociali; cosa che la collettività nel suo insieme rappresenta. Insomma, le persone in grado di stare da sole per scelta consapevole, avrebbero un maggiore livello di equilibrio psico-fisico. Non una cosa da poco insomma.