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La crisi picchia duro

Amministrazione controllata e tagli per la maison Christian Lacroix

Collezione Autunno Inverno 2009 2010 Christian Lacroix
LaPresse

Anche le grandi maison del lusso cedono sotto i colpi della crisi finanziaria. Dopo gli annunci di ingenti tagli da parte di Versace e Prada, arriva la stangata per Christian Lacroix. La celebre maison, attualmente proprietà del gruppo Falic, creata nel 1987 su iniziativa del marchio del lusso LVHM, schiacciata da perdite per circa 10 milioni di euro su 30 milioni di ricavi, stava cercando di rimanere a galla con una vendita. I candidati acquirenti, lo sceicco arabo Hassan ben Ali al-Naimi (nipote dello sceicco di Ajman) e la società Bernard Kief Consultants, non hanno però presentato sufficienti garanzie perché il tribunale di Parigi approvasse la cessione. Il piano di ristrutturazione proposto dai proprietari della maison prevede ora il taglio di un centinaio di dipendenti, mentre solo 12 continueranno l’attività per garantire le licenze di accessori e profumi. Lacroix dirà addio all’Haute Couture e al Pret-à-Porter, ma le passerelle lo hanno già salutato a luglio di quest’anno, quando durante l’ultima sfilata di alta moda parigina uno striscione affermava laconico ‘Christian Lacroix forever’.

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