Giocare a polo in sella a una bicicletta? Sfidare tessuti urbani inaccessibili senza posare mai i piedi per terra? Girare il mondo senza dover mettere mai benzina? Tutto è possibile stando in equilibrio del mezzo meno inquinante del pianeta che, anche per questa sua spontanea vocazione ambientalista, sta riscuotendo sempre più consensi nel mondo dei viaggi sì, ma non solo. Filosofia di vita e attività sportiva, andare in bicicletta definisce le nuove geografie del viaggiatore urbano in modi sempre più inediti. Per farsi un’idea di questo nuovo trend si può iniziare a tenere d’occhio l’evento Bicycle Film Festival che fa tappa a Milano dall’8 all’11 ottobre per la sua 9° edizione itinerante votata a celebrare l’esplosione del ciclismo urbano nel mondo attraverso film, arte e musica. Il tour parte ogni anno dal Lower East Side di New York, a giugno. Tra le tappe di quest’anno sono fissate Tokyo, Parigi, Londra, San Francisco, Copenhagen, Los Angeles, Sydney, Montreal, Zurigo, Detroit, Vienna e Chicago.
L’evento punta i riflettori su un fenomeno che va ben oltre mode e costumi, e c’è una ricca produzione culturale a testimoniarlo. Protagonisti di questo evento sono, infatti, non solo ciclisti e biciclette in tutte le loro declinazioni possibili (dalle supercorsa alle bmx, dalle bici da pista alle fixed gear, fino alle vecchie saltafoss, le cruise e le grazielle) ma anche artisti e filmmaker. Ogni tappa del Bicycle Film Festival porta con sé una scia di feste, mostre, concerti, eventi di strada. Milano è diventata nel tempo una delle tappe più importanti del tour mondiale. Del resto, italiano è l’art director del BFF internazionale, Marco Mucig, autore delle grafiche e del trailer dell’edizione 2009 della manifestazione. “Il ciclista urbano è una delle icone dei nostri giorni – afferma Brendt Barbur, fondatore e direttore del BFF. Quando tra qualche anno si guarderà alle culture urbane del decennio, si vedrà che il movimento dei ciclisti è uno dei più distintivi di questo inizio secolo”. Informazioni: www.bicyclefilmfestival.com.
Il mondo in bicicletta? Yes, we can
Il mondo in bicicletta? Yes, we can
©La presse