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Il fascino senza tempo del cappotto

Il prossimo inverno sarà all’insegna della sartorialità intesa in chiave moderna: ecco un’anteprima del look dell’uomo di domani

Cappotto da uomo Schneiders Salzburg
Courtesy of©Schneiders Salzburg
Il freddo permette di coprirsi in una nessuna e centomila maniera: c’è chi ama la semplicità di un parka, chi la praticità di un piumino e chi invece non sa rinunciare all’eleganza di un bel cappotto, un grande classico che non tradisce mai. Le novità dell’universo maschile sono pronte a raccontarsi nella nuova edizione di Pitti Uomo 2016 che porterà alla ribalta tutte le tendenze relative alla nuova collezione autunno inverno 2016/2017.

Parola a Schneiders Salzburg, azienda salisburghese da sempre attenta alla cura dei dettagli e alla ricerca dei migliori materiali che, per il prossimo anno, ha il suo asso nella manica ovvero una reinterpretazione in chiave contemporanea dell’Hubertus, il Loden per eccellenza caro agli anni ‘50. Il modello, pronto a qualificarsi come un must have, è il Soft-Loden, ovvero la versione short del classico cappotto che riprende le caratteristiche spalle a giro per agevolare i movimenti con piegone sulla schiena, polsiere, bottoni in corno e che dire della morbidezza del Technowool, il tessuto in lana, viscosa e poliestere che resiste fino a 5000 mm di colonna d’acqua. 

L’austriaca Schneiders Salzburg per il venturo inverno propone una rivisitazione di un mito, l’Huberus: nasce così il Soft-Londen, la versione short del classico cappotto
 
Affascinante anche la tintura in capo a freddo che permette di ottenere quelle scoloriture e un particolare effetto-pilling in grado di rendere più scarico ed insaturo il colore, il tutto accompagnato da un gilet in leggera trapunta creato sulla forma del cappotto, ma indipendente, da indossare quale ulteriore e confortevole schermo per il freddo. A presiedere l’89° edizione di Pitti sarà anche Tagliatore che, ancora una volta, vedrà Pino Lerario, titolare nonché direttore creativo dell’azienda, sorprendere con quelle mise dal sapore Dandy, come il cappotto sfoderato e destrutturato in grado di ridefinire la fisicità maschile andando così a soddisfare le esigenze di veri e propri intenditori. Come? Avvalendosi di tessuti inediti caratterizzati da una matericità che emoziona il tatto così come la vista.


Classe Made in Italy per Tagliatore ed il suo cappotto dallo stile Dandy che sottolinea e rende giustizia alla fisicità maschile

Il modello di punta è realizzato in lana cheviot e armatura diagonale overcheck blu con intreccio beige, un doppiopetto a 6 bottoni con martingala, tasche a filetti con pattina, asole aperte, bottoni in cuoio, insomma quel che basta per vestire i gentlemen’s moderni che amano guardare al passato e indossare un marchio artigianale tutto italiano.