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Bye bye cappelli strani: regole di bon ton ad Ascot

Il Royal Ascot, celebre appuntamento mondano dell’upper class britannica, famiglia reale inclusa, detta le nuove regole dell’eleganza: basta bizzarri cappelli e niente minigonne

Celebre perché evento mondano a cui partecipa tutta la nobiltà britannica e affiliati, ma sulle pagine dei rotocalchi soprattutto per le stravaganti mise delle partecipanti, Royal Ascot è l’appuntamento dell’upper class britannica che si svolge ogni anno all’inizio dell’estate presso l’ippodromo del Berkshire. Contesse e principesse, regine e nobildonne di ogni specie, altissima borghesia british, signore e signorine dal sangue blu, non potranno più sfoggiare i celebri cappelli -scultura e i ‘fascinator’ (cerchietti che sorreggono composizioni di ogni genere) di cui tanto vanno fiere, perché Royal Ascot quest’anno ha dettato le nuove regole dell’eleganza. Gli organizzatori della famosa corsa di cavalli hanno distribuito le linee guida, che sanciscono l’obbligo del cappello, ma nei limiti del ‘normale’: non più di dieci centimetri di tesa e non più composizioni floreali o quant’altro. Basta anche alle minigonne: la gonna dovrà arrivare almeno al ginocchio. E le nuove regole del bon ton colpiscono anche l’abbigliamento maschile: obbligatorio il cilindro, tight, cravatta e gilet, da vero nobiluomo. Dress code severo insomma, che da quest’anno in avanti limiterà l’estro delle partecipanti e soprattutto il sollazzo di chi le guarda: ecco una galleria immagini con una carrellata di cappelli eccentrici avvistati nelle ultime edizioni di Ascot. Bye bye fascinator!

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