La cucina etnica si fa smart e portare la cultura culinaria straniera sulla tavola nostrana, con mini-porzioni o piatti da preparare anche come snack gustosi è oggi una realtà di molte cuoche. É questo il caso del samosa, un piatto di derivazione asiatica, soprattutto indiana, che racchiude in un triangolo di pasta fritta, sapori speziati e naturali. D’altronde per gustare un samosa, non sono necessarie laboriose preparazioni, e una volta cucinata la pietanza può essere gustata sia come prima portata, oppure come antipasto e snack. Ecco come preparala secondo la ricetta di Gustissimo.
Avete quindi bisogno di. 170 gr. di farina di frumento, 4 patate, 150 gr. di piselli freschi, 1 cipolla, 2 peperoncini verdi, 1 cucchiaino di peperoncino in polvere, 1 spicchio d’aglio, 1 cucchiaio di zenzero fresco tritato, 1 cucchiaio di coriandolo in polvere, 1 cucchiaio di cumino in polvere, 1 cucchiaino di garam masala, 2 cucchiai di succo di limone, olio extravergine d’oliva q.b. e sale q.b. Cominciate impastando la farina con due cucchiai di olio, un pizzico di sale e acqua fino a quando non avrete ottenuto un composto omogeneo. Lasciate riposare la pasta così ottenuta per un’ora in frigorifero.
In una padella larga fate soffriggere a fiamma viva in poco olio la cipolla, l’aglio e i peperoncini verdi tutti tritati finemente. Aggiungete i piselli e le patate tagliate a fettine sottili, qualche cucchiaio d’acqua, coprite la pentola con il coperchio e continuate la cottura a fuoco moderato per 10 minuti. Quando il composto si asciugherà, aggiustate di sale e condite con il succo di limone, il peperoncino, il garam masala, il cumino, il coriandolo e lo zenzero. Lasciate cuocere ancora per altri 5 minuti.
Riprendete quindi l’impasto e dividetelo in palline, copritele di farina e stendetele con il mattarello per ottenere dei dischi di pasta. Tagliate ogni disco a metà, in modo da avere delle mezzelune. Su ogni mezzaluna disponete un cucchiaio di verdura cotta e chiudete la pasta a cono, assicurandovi di sigillare bene i bordi. Friggete poi i coni ripieni fino a doratura.