Piccole e morbide, tanto che molte ricette ne prevedono la cottura nela loro intererzza, le patate novelle si fanno largo nella cucina di primavera diventando potenziali protagoniste di milioni di ricette che attraversano i confini geografici: dalla Scandinavia alla penisola Iberica, dalla costa oceanica ai boschi dell’est, le patatine si prestano ad essere cotte al forno, al cartoccio, in padella, bollite, al vapore, fritte, stufate e chi più ne ha più ne metta.
Come le sue ‘sorelle’ maggiori anche la patata novella è giunta sino a noi dall’America, ma ad oggi è l’Europa che ne vanta la maggiore produzione. Con il termine ‘novella’ si intende una patata ottenuta coltivando varietà molto precoci, non giunte a completa maturazione, da consumare in tempi assai più ristretti delle patate classiche (ovvero pochi giorni dall’acquisto). La buccia è sottilissima, tanto che basta sfregarla per asportarla, ma in realtà si presta egregiamente a diverse preparazioni assieme alla polpa.
Come tutte le patate, anche le novelle hanno un ottimo potere saziante e un modesto apporto proteico, ma rispetto alle altre varietà contengono meno glucidi, meno amido e potassio ma maggiore selenio e zinco, e come le sorelle maggiori contengono vitamine del gruppo B e C. Hanno proprietà energetiche, sono ottime alleate delle mucose gastriche (soprattutto il succo), che le rende utili in caso di dolori allo stomaco e gastriti. Alcuni studi le indicano come cibo antitumorale, buccia inclusa. Non vanno assolutamente consumate crude, perché la solanina che contengono è una sostanza velenosa naturale che può portare a forti mal di testa o addirittura febbre. E per quanto rigurada la cosmesi, anche le fette di patata novella, come quelle delle varietà a lunga conservazione, sono ottime come impacco per occhi gonfi, per lenire bruciature, eritemi e pruriti. Ha infine risvolti utili alla gestione domestica: cliccate qui per scoprirli.
Ecco una ricetta per gustare le patate novelle in un modo diverso dal solito, che proviene dalle Isole Canarie: le papas arrugadas. Solitamente si prepara con la varietà di patata chiamata ‘bonita’, ma le patatine novelle si prestano eccellentemente. Lessate le patate con la buccia in acqua molto, molto salata. Una volta cotte scolatele e rimettetele in una pentola ricoperte di sale grosso: fate cuocere ancora, mescolando bene, fino a che la buccia si raggrinzisce e si formerà in superficie una patina bianca. Servite intere accompagnando con salse – alle Canarie si servono con diversi tipi di mojo, pestati piuttosto liquidi a base di olio d’oliva, aglio, aceto e, a seconda delle preparazioni, prezzemolo, paprica, coriandolo, pomodoro.