Chi è costretto a pranzare fuori tutti i giorni, causa orari di lavoro e distanze che non permettono di rincasare, si ripromette ogni settimana (o quasi) di cominciare a portarsi il pranzo da casa. Un po’ per risparmiare, che di questi tempi non fa mai male, un po’ per rimanere fedele ai principi di un’alimentazione sana che magari ha qualche esigenza particolare. Ma, ahinoi, i buoni propositi durano solitamente il tempo di uno o due pranzi, e poi via di nuovo alla tavola calda o alla paninoteca di turno. Tuttavia quando si mangia l’occhio vuole la sua parte, eccome se la vuole, e il design potrebbe offrire la soluzione giusta: anziché il triste e poco invogliante tapperware, in cui il cibo perde fragranza e arriva infelicemente freddo, perché non scegliere una lunch box di stile, che magari è anche multifunzionale?
Le proposte dal mondo della progettazione sono numerose, dai lunch box che si scompongono in stile Transfomers per adattarsi ad ogni pietanza e diventare dei vassoi, a quelli che riscaldano il cibo, o lo mantengono alla temperatura desiderata. Geniale dal punto di vista funzionale, ed esteticamente impeccabile per quanto riguarda il design, è Sunflower Lunchbox, di Edita Barabas, un porta vivande con pannello solare le cui cellette sono a forma di petalo. L’energia solare viene immagazzinata in una batteria interna, che si attiva premendo un pulsante: i cibi si riscaldano o si raffreddano nei loro box individuali (pasta calda e bibita fresca?) separatamente. Gli scomparti sono tre, e quando il tutto viene richiuso prende la forma sinuosa di un petalo di fiore.
Per chi non vuole rinunciare a primo, secondo e contorno, il designer Soo Kang Lee ha progettato Sunch, il lunch box che può contenere tante pietanze da farci un vero banchetto, nonostante da chiuso sia poco più piccolo di una borsa a bauletto. Il porta pranzo Sunch è un vero trasformista, perché si apre e si scompone fino a diventare un vassoio porta vivande pieno di scomparti e accessori.
E se per riscaldare il vostro pranzo bastasse una presa USB? Questa è la semplicissima e funzionale idea di del designer Dan Lou, che ha dato vita al Desktop Warmth, un apparecchio che si collega al computer sopra il quale si poggia il lunch box. Programmando tempistiche e temperatura, vi comunicherà direttamente su desktop quando il cibo è caldo. In alternativa, Thanko propone USB Hot Lunch Bag, una ‘borsetta’ termica che si riscalda collegandola al PC, dentro la quale si inserisce il contenitore del pranzo.
Infine, utile e dilettevole grazie ai colori sgargianti e al design giocoso, Mo:Ben, il porta vivande che riscalda il cibo grazie ad una pellicola progettata per mantenere il calore. La parte esterna del lunch box contiene ciotola, forchetta e coltello, mentre quella interna custodisce la pellicola riempita di una sostanza altamente termo-sensibile. Le due parti sono ovviamente separate opportunamente da una protezione in gomma.
Infine, giocosa e perfetta per la mamma in carriera, Marker Board Lunchbox è un porta vivande portatile e allo stesso tempo… una lavagna! Spaziosa e comoda per contenere il cibo, ma anche funzionale per scrivere promemoria o farsi lasciare teneri messaggini dai propri bimbi, perché la cover è una lavagnetta magnetica. Disponibile in una miriade di colori pop.