Un dolce natalizio senza uova né latticini, per andare incontro alle esigenze delle persone con intolleranze alimentari e ai desideri di coloro che non vogliono nutrirsi di derivati animali, si può sicuramente realizzare con un po’ di ingegno e creatività culinaria. Ma i dolci tradizionali come il pandoro, sono replicabili in versione vegana? La domanda è retorica, perché la risposta è, naturalmente, sì: ecco la ricetta del pandoro vegan secondo Marta Albé di Greenme.it.
Fase 1: il lievitino
In una ciotola, sciogliete 15 gr di lievito di birra in 60 gr d’acqua tiepida, aggiungete poi 50 gr di farina,10 gr di zucchero di canna, 1 cucchiaio di fecola di patate, 1 cucchiaio di latte di riso. Amalgamate, fino ad ottenere un composto un po’ liquido. Lasciate riposare, coprendo con un canovaccio, accanto ad un termosifone per 1 ore circa.
Fase 2: primo impasto
Sciogliete 3 gr di lievito di birra in due cucchiai d’acqua; unite al lievitino aggiungendo 200 gr di farina, 25 gr di zucchero di canna, 30 gr di burro vegetale, 5 cucchiai di latte di riso, 1 cucchiaio di fecola di patate, 1 pizzico di curcuma in polvere. Impastate vigorosamente fino ad ottenere un impasto omogeneo, che lascerete riposare, coperto, per circa 30-45 minuti, fino a che il suo volume raddoppierà.
Fase 3: secondo impasto
Incidete una stecca di vaniglia, e aggiungete i semini al primo impasto, assieme ad altri 200 gr di farina, 100 gr di zucchero di canna, 1 pizzico di sale fino, 2 cucchiai di fecola di patate, 10 cucchiai di latte di riso. Impastate il nuovo composto per 10-15 minuti. Ungete un recipiente con il burro vegetale, trasferitevi l’impasto e lasciate riposare a temperatura ambiente per 1 ora – 1 ora e mezza. A questo punto, trasferite tutto in frigorifero per altri 30-40 minuti.
Fase 4: la sfoglia
Stendete l’impasto su un piano di lavoro dandogli una forma quadrata di 1 cm di spessore. Al suo centro, disponete 140 gr di burro vegetale a pezzetti; ripiegate gli angoli del quadrato verso il centro, richiudendo bene le giunture con le mani. Stendete di nuovo la pasta fino a darle una forma allungata sempre dello spessore di 1 cm, ripiegatela in tre parti e lasciate riposare in frigo per 20 minuti.
Fase 5: ancora la sfoglia
Lavorate l’impasto aggiungendovi 2 cucchiai di farina, formate una palla e lasciate in frigo altri 20 minuti. Stendetela quindi in modo da ottenere una striscia, che ripiegherete in 3, stenderete e ripiegherete per altre 3 volte. Lasciate altri 20 minuti in frigo, estraete l’impasto e, dopo averlo piegato in 3, non stendetelo ma dategli una forma tondeggiante.
Fase 5: lievitazione finale
Imburrate e infarinate lo stampo (a stella sarebbe l’ideale per dare la forma classica al pandoro), aggiungendo un po’ di zucchero a velo. Sistemate l’impasto e lasciate lievitare un’ultima volta, a temperatura ambiente, da 4 alle 10-12 ore – dipende dalla temperatura dell’ambiente e dalla forza del lievito, ma dovrà arrivare a riempire lo stampo e superarlo di un paio di centimetri.
Fase 6: cottura
A lievitazione conclusa cuocete il pandoro in forno statico per 10 minuti a 180°, e poi altri 45-50 minuti a 160°. A metà cottura, si consiglia di coprire lo stampo con carta stagnola per evitare che il dolce si colori troppo. Prima di spegnere il forno, fate il classico test con uno stuzzicadenti lungo. Lasciate che freddi bene prima di toglierlo dallo stampo.