L’INGREDIENTE: L’asparago appartiene alla famiglia delle Liliacee, un’ampia famiglia che comprende circa 1.600 specie botaniche. Tutti i fitocomplessi appartenenti a questa famiglia contengono una grande quantità di elementi che consentono un’azione antinfiammatoria, cardiotonica, ipotensiva, espettorante, diuretica, antidiabetica e antiparassitaria. Più in particolare l’asparago è particolarmente utile nell’impiego contro i problemi di ritenzione idrica, in forza della sua eccellente azione diuretica. Nella medicina popolare è adottato come drenante renale, epatico e bronchiale, ma anche come antinfiammatorio della milza.
NOME DELLA RICETTA: Linguine cremolate al pecorino bio con asparagi, fiori di zucca croccanti e pomodorini appena saltati
LIVELLO DIFFICOLTA’: facile
TEMPO DI PREPARAZIONE: 45 minuti
INGREDIENTI – Per 4 persone: 360 g di linguine di gragnano, asparagi 16 (500 g circa), 16 fiori di zucca, 400 g pomodorino datterino, 70 g mascarpone, 1 mazzo di basilico, 1 scalogno, 80 g di pecorino bio 24 mesi per mantecare più scaglie per decorazione.
SVOLGIMENTO: Pulire gli asparagi, sbollentarli appena e per mantenere croccantezza e colore, tagliarli a rondelle lasciando le punte per la decorazione. Pulire i fiori di zucca, tagliarli a julienne lasciandone uno a porzione per decorazione, soffriggere lo scalogno tritato con olio evo le rondelline di asparagi, i fiori di zucca tagliati a listarelle di 1,5 cm e i pomodorini datterini tagliati in 4 per 3-4 minuti a fiamma moderata. Mettere 360 g di linguine Afeltra in acqua salata e scolarla molto al dente per permettere due-tre minuti di mantecatura in padella aggiungendo il mascarpone, il basilico, sale pepe qb e a fuoco spento, aggiungere il pecorino grattugiato.
IL LOCALE: Il Margutta RistorArte è la culla del gusto dal 1979, nel rispetto di natura e ambiente. Locale di Tina e Claudio Vannini, racconta una storia di trentacinque anni di ottima cucina vegetariana accompagnata dall’amore per arte, musica e colori. Si trova in via Margutta 118, nel cuore del centro storico di Roma. Ringraziamo per la ricetta Isabelle Grabau.
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