Non ce ne abbiano i napoletani doc, ma il gattò di patate lo abbiamo reinventato in versione vegetariana, ebbene sì. Da gateau è diventato gattò (o gatò), da carnivoro lo trasformiamo in veggie: c’è chi non può nemmeno contemplare di alterare i piatti della tradizione, e chi pensa che la buona cucina sia anche frutto di evoluzioni stilistiche e nuove ricerche di ingredienti. Noi prediligiamo la seconda scuola di pensiero, ed ecco quindi che vi proponiamo il gattò di patate in una variante vegetariana.
Ingredienti:
1 kg di patate a pasta bianca
2 uova
150 gr di mozzarella
150 gr di scamorza affumicata
parmigiano grattugiato a piacere
200 gr di seitan
50 gr di capperi
50 gr di burro
100 ml di latte
due cucchiai di pane grattugiato
sale/pepe/olio d’oliva/salsa di soya
Procedimento:
Lessate le patate con la buccia fino a che diventano morbide, poi scolate e lasciate a freddare; sbucciatele e mettetele in una terrina, dove le schiaccerete con una forchetta o con lo strumento apposito. Aggiungete il burro a temperatura ambiente, il latte, il parmigiano, sale, pepe e un pizzico di noce moscata, mescolando il tutto per bene fino ad ottenere una sorta di purè (sempre fuori dal fuoco). Tagliate a cubetti la mozzarella e la scamorza, e aggiungetele all’impasto. Tagliate a listarelle il seitan (qui trovate la ricetta per farlo in casa) e fatelo saltare in una padella con un filo d’olio e salsa di soya, lasciando che si formi una crosticina: in questo modo acquisterà sapidità e un sapore abbrustolito. Lasciatelo freddare e aggiungetelo all’impasto. Dissalate i capperi e tritateli, aggiungendo anch’essi, e infine le uova. Mescolate bene il tutto e disponete su una teglia da forno imburrata. Fate in modo di uniformare lo spessore ma senza preoccuparvi di livellare troppo, anzi lasciate qualche ‘ricciolino’ di patate che creerà una deliziosa crosticina. Ricoprite con una spolverata di pane grattugiato e infornate (nel forno preriscaldato) a 180° per circa 25 minuti. Servite una volta intepidito, perché freddandosi si compatterà.
Per un tocco raffinato, infornatelo in ciotole monodose da soufflé. Oppure, per una presentazione curata, tenete da parte un po’ di purè e prima di infornare, utilizzando un sac à poche, create uno strato decorativo (tipo patate duchessa per esempio). Una ‘chicca’ per rendere il gattò più leggero di consistenza è aggiungere 100 grammi di ricotta all’impasto.