E’ scattato il conto alla rovescia per i Mondiali di Calcio 2014, che si svolgeranno in Brasile a partire dal 12 giugno. Eppure le informazioni in merito a ritardi organizzativi e disagi gestionali continuano a fioccare. Ultima della serie, la notizia che un ristorante avrebbe potuto potenzialmente ‘sterminare’ la nazionale azzurra servendo pasti avariati. Solo pochi giorni fa i media di tutto il mondo presentavano lo splendore del Portobello Resort and Safari, la struttura che ospiterà gli atleti impegnati italiani e l’intero staff azzurro. Un paradiso per turisti, situato a Mangaratiba, a circa cento chilometri da Rio de Janeiro sulla Costa Verde, tra oceano e montagna. 150 camere con vista mare, palestra, piscina, auto elettriche a disposizione degli atleti.
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E tanto buon cibo. Avariato. Nelle dispense del resort sono stati rinvenuti 25 chili tra gamberi, salmone, margarina e pasta avariati, e diversi alimenti facilmente deperibili sprovvisti di data di scadenza. Una grande quantità di prodotti non a norma, che ha portato l’associazione locale di difesa dei consumatori, la Procon, a multare in modo salato il Portobello Resort. Mai tanto azzeccata fu l’idea di portare direttamente dall’Italia, assieme alla Nazionale, pasta, parmigiano, pomodoro e casse d’acqua: un provvedimento che tradizionalmente è volto a limitare i possibili problemi gastro-intestinali che sopraggiungono quando si viaggia a latitudini esotiche. E nel caso di atleti che devono dare il meglio di sé, la precauzione non è mai abbastanza.
Ma il Portobello Resort aveva deciso di mettere a dura prova le difese intestinali degli italiani, a quali per fortuna non ha avuto il tempo di servire pasti. Meno eclatante perché si tratta di quantità inferiori, ma è avvenuto anche un altro sequestro durante il controllo degli alimenti nei resort, presso il Royal Tulip di Rio, che ospiterà la nazionale inglese. Anche lì sono stati rinvenuti alimenti non a norma per un totale di 2 chili.
Fonte REUTERS BRASIL
