Prendete un frascatano doc , tatuaggi tribali, simpatia da vendere ed una buona dose di fascino mediterraneo. Mettete tutto in un format televisivo azzeccato, agitate bene et voilà, Chef Rubio è pronto per affrontare la sua seconda stagione da protagonista! Rivelazione di “Unti e Bisunti”, produzione originale targata Pesci Combattenti per DMAX (Dtt canale 52 | Tivùsat canale 28), Chef Rubio, al secolo Gabriele Rubini, vive la cucina prima di tutto alla stregua di un affare con il quale sporcarsi le mani e, quindi, leccarsi le dita, magari dopo aver imbottito un panino con il lampredotto…
Con la prima stagione andata in onda lo scorso anno, ci ha fatto innamorare dello street food, mettendo da parte ristoranti stellati e ‘prime donne’ dei fornelli puntando i riflettori, invece, sui sapori tradizionali del Bel Paese mostrandone l’anima più ardente.
Per tutti gli appassionati, la buona notizia è che Rubio, con Unti e Bisunti 2, ci accompagnerà ancora una volta tra i piatti tipici della nostra penisola facendo incursioni anche tra le suggestioni di altri paesi e culture.
Stile.it l’ha incontrato per le strade di Torino
Dal 21 aprile andrà in onda la nuova stagione di Unti e Bisunti. Ci sono novità rispetto allo scorso anno?
Il concetto è lo stesso. Cambieranno però alcune dinamiche per raccontare sia la giuria sia gli sfidanti. Anche nel fattore della sfida ci saranno dei cambiamenti che, però, non posso ancora svelare. La caccia sarà più difficile perché avremo più tempo a disposizione per raccontare i piatti e gli episodi cruciali che, nella prima serie, erano esposti in maniera troppo veloce. Ora, invece, possiamo dedicare maggior tempo ai luoghi, ai personaggi ed ai piatti.
Sei a Torino per girare una puntata del nuovo programma. Quale volto mostrerai di questa città?
Un volto popolare, underground ed inatteso che i più ignorano. Si aspetteranno la bagna cauda, noi gli daremo una doccia fredda. Racconteremo una Torino mai vista prima, perché scenderà in strada, sperando di stupire le persone che ci vivono raccontando dei piatti che hanno dietro l’angolo ma che in molti non conoscono.
Leggi: LA DIETA MEDITERRANEA RIVISITATA DA CHEF RUBIO
Partendo dall’animato mercato di Porta Palazzo, zona dove si è insediata la prima comunità marocchina d’Italia, fino a Piazza Repubblica, passando per via Priocca, Chef Rubio conoscerà i segreti della cucina marocchina. Pasteggiando a spuntini di Msmen potrà assaggiare la Harira (zuppa di agnello, legumi e spezie) per poi scoprire le Kefta (polpette di alici o di manzo con cipolla, menta fresca e salsa di yogurth) preparata da Karim al ristorante Le Gran Maghreb. Incursione poi a Stella 25, il forno ‘segreto’ di pasticceria maghrebina in Corso Giulio Cesare, vera mecca per i palati più golosi
Quindi, dimentichiamo gianduiotti, savoiardi e grissini. Stavolta Torino mostra il suo lato più colorato e speziato e ci accoglie con un inaspettato calore “mediterraneo”. Hai scelto la cucina magrebina per raccontare Torino, per mostrarne un volto nuovo, ma forse anche per spiazzare…
In verità è per dare un calcio all’ignoranza e ai luoghi comuni. In Italia convivono tantissime etnie che fanno parte integrante della cultura di una città, quindi perché non rivolgersi anche a loro?
Abbiamo avuto un’ottima accoglienza, sono stati tutti molto ospitali, mi sono reso conto che in molti guardano DMAX.
Ormai gli chef sono delle vere star. Hai consigli per i giovani che vogliono intraprendere questa strada e che guardandovi in televisione sognano di raggiungere lo stesso traguardo?
Ai ragazzi consiglio di spegnere la TV o, perlomeno, di guardarla centellinando i programmi in base al livello di cultura. Di non prenderla come metro di giudizio bensì di considerarla di passaggio qualora ci fossero i presupposti costruendo il proprio percorso lontani dalla televisione che è ben distante dalla cultura. Nel mio piccolo, io sto lottando per far sì che ci sia più cultura in TV. I ragazzi devono aver bene in mente che non è che una persona studia, lavora per poi finire in televisione come se fosse lo stadio massimo di soddisfazione e appagamento. Capisco, purtroppo, che è questo il messaggio che passa.
Sei un ex giocatore di rugby ed ora una star della TV. Il tuo passaggio quale è stato?
In TV mi hanno chiamato. Chiaramente ho gettato le basi perché accadesse ma non è stata una cosa voluta!
Leggi: CIBO UNTO DA LECCARSI I BAFFI: CHEF RUBIO
Quindi, in qualche modo, ti ci sei ritrovato?
Si, del tipo “O ce sei venuto o te ce hanno mannato?”
Ti abbiamo visto cucinare rane in umido, pesce e carne di ogni tipo. Cosa ne pensi della cucina vegetariana?
E’ una frangia che non giudico in maniera negativa. Mangio di tutto. Ci sono periodi dell’anno in cui mi rifocillo con frutta e verdura, mentre altri in cui prediligo i piaceri della carne, però non mi pongo limiti, accolgo tutto a braccia aperte.
C’è qualcosa che non mangeresti mai?
Carne umana… almeno quella!
Potresti dare dei consigli alle nostre lettrici per una buona cena afrodisiaca?
Ci sono dei piatti che sono più indicati. Dipende chi hai di fronte e anche la situazione. Sicuramente del pesce crudo dove, quindi, c’è poca cottura. E poi alimenti con tanti sali minerali e zinco. Per esempio, non è tanto per fare il “fico” che proponi ostriche e champagne ma perché le ostriche contengono dei componenti chimici che aiutano il risveglio dei sensi. Non si può dire comunque che esista una ricetta afrodisiaca.
Sei molto apprezzato dalle donne. C’è qualcosa che ti conquisterebbe se ti trovassi a cena la prima volta con una ragazza? O qualcosa che ti hanno cucinato e che ti ha conquistato?
Ma no. E’ capitato di rado di fare un Tête-à-tête dove cucinasse lei… ma pure che cucinassi io!
Insomma, care fan, se mai doveste incontrarlo, sappiate che non ci sono piatti particolari per conquistarlo e che non crede nel matrimonio. Come fare, quindi? A saperlo…
UNTI e BISUNTI 2 toccherà 10 nuove tappe per 12 puntate in tutto (inclusi 2 “Best of” e 3 dedicate al cibo etnico) in cui Rubio a colpi di fritti, padellate, sugosi ripieni e ingredienti estremi, sfiderà i campioni del gusto di ogni località visitata e cercherà di portare a casa la vittoria anche sul territorio avversario. Chi perde ovviamente, paga pegno!