La Crimea solitamente si associa al famoso conflitto che vide impegnati, tra il 1853 e il 1856, la Russia zarista contro una coalizione di stati europei alleati all’Impero Ottomano; e Jalta, situata lungo la costa meridionale della penisola di Crimea, è nota per essere stata sede della Seconda Conferenza, nel 1945, tra le tre maggiori potenze alleate, Stati Uniti, Gran Bretagna ed Unione Sovietica, quando si incontrarono Roosvlet, Churchill e Stalin. Ma senza dover andare cosi lontani nel tempo grazie delle reminiscenze scolastiche, si può oggi pensare in maniera diversa all’affascinante Jalta, città dell’Ucraina meridionale conosciuta come Perla della Crimea.
Non è facilmente definibile perché la sua struttura urbanistica è particolare: disposta in un enorme anfiteatro naturale, si sviluppa su una costa di 75 km ma è anche adagiata sui verdi rilievi che la proteggono dai venti, donandole un clima simile a quello della Costa Azzurra. Proprio le favorevoli condizioni climatiche e la sua natura lussureggiante resero Jalta il luogo di villeggiatura prediletto degli zar e della nobiltà russa, a cui spesso si associarono artisti ed intellettuali.
Non furono da meno Puskin, che vi soggiornò nel 1820, e il grande drammaturgo Anton Cechov, che qui si costruì una casa, tutt’ora visitabile e ricca di oggetti, manoscritti ed arredi. Edifici ottocenteschi e del primo Novecento, che danno il volto attuale alla città, si devono al periodo in cui era molto di moda andare in vacanza sul Mar Nero, e Jalta acquistò grande importanza. Lo stesso Checov trovava qui un miscuglio di atmosfere europee riecheggianti i panorami di Nizza, e di atmosfere borghesi e da bazar.
In realtà non c’è un vero e proprio centro storico ben strutturato, ma è il Lungomare, bordato di alberi esotici, a scaturire una superba bellezza e a primeggiare come punto d’incontro: al centro vi si trova la Cattedrale Alexandr Nevsky, bellissimo esempio di architettura neobizantina, voluta dallo zar Alessandro III in memoria del padre. Su per la collina si scoprono stradine pittoresche, piccole chiese e palazzi grandiosi, vigneti e giardini accanto a dacie di altri tempi.
Uno dei panorami più suggestivi si gode dal campanile del primo edificio in pietra, la Chiesa di Giovanni Crisostomo, che segnalava ai naviganti l’arrivo a Jalta. Poco distante dalla città, a Livadija, si erge la splendida tenuta dei Romanov, residenza estiva dell’ultimo Zar Nicola II e sede della famosa Conferenza. Ma il simbolo di Jalta e di tutta la Crimea, oggi, è il piccolo Castello neogotico Lastokinoe Gnezdo, eretto su una scogliera a picco sul mare: grazie alla sua eccezionale posizione sull’orlo di uno sperone roccioso che domina la costa ha ottenuto, non ha caso, il nome di Nido di Rondini.
Nella foto: una veduta del Lungomare di Yalta. Courtesy of ©Phil Baker and Blacksea-crimea.com
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Turismo Crimea
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