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Zanzibar: l’oceano e la citta’ dei sassi

Tra le escursioni da non perdere, la visita a Stone Town e la traversata in battello fino alle isole minori Prison e Bawe.

Zanzibar  barca in mare
Courtesy of©Shutterstock

Per la peculiarità del suo ambiente
eccezionale, Zanzibar consente di svolgere numerose attività ed escursioni
interessanti. Le isole sono di certo il luogo prediletto per godersi il sole
africano circondati dalle limpide acque oceaniche. La seconda isola più grande,
dopo Unguja (isola di Zanzibar) è Pemba, l’isola dei chiodi di garofano.
Ne sono presenti quasi tre milioni e mezzo! Il fondo oceanico di Pemba arriva
fino a 800 metri di profondità il che la rende ideale per le immersioni.
Scenario di eventi naturali come la migrazione della balene tra agosto e
settembre e degli squali balena tra dicembre e aprile, l’isola verde – così
chiamata dai marinai arabi – vanta anche una riserva forestale molto densa dove
trovano rifugio le “volpi volanti”. Trattasi di pipistrelli particolari, con
un’apertura alare che può arrivare fino a 1.7 metri.

Ad essere ritenuto il
paradiso subacqueo dell’Africa Orientale è l’isola di Misali, adagiata
all’interno del canale di Pemba e venerata come una preziosa area di
conservazione marina. Non da meno è l’isola di Chumbe e la sua barriera
corallina, addirittura premiata nella competizione mondiale “British Airways”
per l’alto livello di protezione ambientale. Qui ci sono itinerari
appositamente ideati per i naturalisti con rifugi eco-compatibili dove
alloggiare.

Tra le escursioni che rientrano nel circuito turistico di Zanzibar
va menzionata quella alla “città dei sassi”, Stone Town, situata sul
lato occidentale dell’isola di Zanzibar. Nella parte centrale della città
dichiarata Patrimonio mondiale dall’Unesco, si trovano la  maggior parte dei monumenti: l’antica
fortezza, il museo di Zanzibar (Beit el-Sahel), l’antico mercato degli schiavi,
la casa dei miracoli (Beit el-Ajaib) e il porto. La straordinaria architettura
della città è un mix di influenze arabe, indiane, europee e africane.
Nell’antica fortezza, struttura a bastioni costruita dagli arabi omani sul sito
di una cappella portoghese, si trova lo Zanzibar Cultural Centre, un teatro
all’aperto, una galleria d’arte e un caffè.

Un altro luogo da visitare per
avere un’idea del prodigo naturalistico di Zanzibar è la Jozani Forest,
sulla strada per Paje, a 35 chilometri a sud est della città di Zanzibar. Si
tratta della più vasta area di foresta matura rimasta nell’isola e rappresenta
una zona di rifugio della scimmia “red colobus”, una specie in via di
estinzione nel mondo, di diversi tipi di farfalle, di circa 40 specie di
uccelli e di molti altri animali. Imperdibile anche la crociera di Dhow,
una delle attività più richieste e programmate dagli operatori turistici. Si
tratta di una traversata in battello che conduce fino alle vicine isole minori,
tra cui le isole Prison e Bawe.

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