Una terra fertile, un territorio di rara bellezza, una tecnica di coltivazione particolare hanno dato vita a quello che è senza dubbio uno dei fiori all’occhiello dell’agroalimentare italiano: il limone di Sorrento. Prodotto a Indicazione Geografica Protetta, il limone sorrentino è anche noto come Ovale di Sorrento o Limone di Massa, e appartiene alla categoria del femminello; diverso dagli agrumi della costiera amalfitana nelle proprietà organolettiche ma soprattutto per la tecnica di coltivazione, il limone di Sorrento nasce nel territorio della penisola sorrentina, da Vico Equense fino a Massa Lubrense fino ad abbracciare l’isola di Capri e Anacapri.
La sua forma è ellittica, le dimensioni piuttosto grosse, la buccia è mediamente spessa e di un bel giallo paglierino, ricchissima di oli essenziali che la rendono profumatissima, mentre il succo è più acido rispetto a quello degli agrumi amalfitani, estremamente ricco di vitamina C e sali minerali. Chi ha visitato la penisola sorrentina, ha certamente notato lungo i verdi pendii che scendono fino al mare delle strutture in canne (‘pagliarelle’) poggiate su pali di legno: è questa la tecnica di produzione del femminello sorrentino, la cui pianta viene protetta in questo modo dalle intemperie; si ritarda così anche la maturazione per aumentare le proprietà organolettiche dei frutti, altra caratteristica tipica del prodotto IGP. Questi limoneti sono diventati caratteristici del territorio, e hanno preso il nome di ‘pergolato sorrentino’, oggi imprescindibile componente paesaggistica della penisola e di Capri.
Secondo alcuni studi, il limone (Citrus x limon) è un ibrido, probabilmente un incrocio tra pomelo e cedro, ma da secoli è divenuto una specie autonoma. Quello di Sorrento avrebbe antenati addirittura datati 1500 anni, ma la particolare varietà ovale risalirebbe alle coltivazioni degli antichi romani: reperti storici ritrovati a Pompei ed Ercolano testimoniano la presenza di limoni molti simili a quelli sorrentini sulle tavole dell’epoca. Una storia antica dunque, giunta fino ad oggi e che ancora delizia i palati degli appassionati non solo di agrumi, ma di babà, limoncello, marmellate.