L’INGREDIENTE Il kamut è un antico cereale coltivato da sempre nella regione oggi occupata dall’Iran. Ha un aspetto simile a quello del grano, ma i suoi chicchi hanno meno glutine e sono più grandi. E’ tra i cereali più completi dal punto di vista nutrizionale: ha un contenuto di acqua pari al 9,8%, di proteine pari al 17% circa, di carboidrati pari al 68% e di fibre alimentari grezze pari al 2%. Ma senza colesterolo. Il cereale garantisce, inoltre, un buon apporto di sali minerali come il potassio, il magnesio, il fosforo, lo zinco, il ferro e il calcio. È ricco anche di vitamine del gruppo B ed E nonché di aminoacidi. Fondamentale anche il suo alto contenuto di selenio, un potente antiossidante, in grado di rallentare l’invecchiamento e contrastare l’azione dei radicali liberi.
LA RICETTA Trofie di Kamut con pesto e ricotta
LA DIFFICOLTA’ bassa
INGREDIENTI PER 4 PERSONE – 300 g di trofie di Kamut, 500 g di basilico, 200 g di ricotta fresca, 30 g di pistacchi sgusciati, 30 g di pecorino grattugiato, 150 ml di olio extravergine di oliva
I TEMPI DI PREPARAZIONE 30 minuti
LO SVOLGIMENTO Lavate, pulite e frullate 500 grammi di basilico con 150 ml di olio extravergine d’oliva, sale, 300 grammi di pistacchi e 30 grammi di pecorino grattugiato con qualche cubetto di ghiaccio per non fare scaldare il basilico mentre si frulla. Usate il pesto per condire 300 grammi di trofie di Kamut lessate, saltatele in padella con 200 grammi di ricotta. Per la presentazione, adagiate in un piatto fondo la pasta, e accanto mettete una quenelle di ricotta fresca. Cospargere il tutto con un po’ di basilico fresco e 100 grammi di pistacchi tostati e disporvi sopra alcune listarelle di ricotta salata incrociate tra di loro.
IL LOCALE Il Margutta Vegetarian Food & Art, la culla del gusto dal 1979, nel rispetto di natura e ambiente. Locale di Tina e Claudio Vannini, racconta una storia di trentacinque anni di ottima cucina vegetariana accompagnata dall’amore per arte, musica e colori. Si trova in via Margutta 118, nel cuore del centro storico di Roma. Ringraziamo per la ricetta Isabelle Grabau.
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