Si stima che l’utilizzo delle noci come alimento risalga addirittura a 9000 anni fa: dalla preistoria ad oggi, questo frutto ha fatto parte della dieta dell’umanità, contribuendo non poco alla nostra salute. La noce infatti, vera e propria regina tra i frutti a guscio, è ricchissima di sapore ma anche di proprietà benefiche per l’organismo. Esistono molte varietà di noci, ma quella a cui ci riferiamo è la classica, che in botanica viene classificata come Juglans regia.
La parte commestibile della noce è verità il seme, avvolto dal guscio legnoso che a sua volta si sviluppa dentro il mallo, carnoso e morbido. Il mallo è utilizzato ampiamente nell’industria cosmetica, perché dalla sua macerazione si ottiene un olio dalle numerose proprietà (antisettico, cheratinizzante, stimolante della melanina, ricco di vitamine) e il famoso liquore nocino. Ma la parte di uso più comune è l’interno della noce, quel gheriglio dalla strana forma da cui si sprigiona un sapore immediatamente riconoscibile, che fornisce un impareggiabile aiuto al corpo umano su diversi fronti molto importanti.
E’ assodato per esempio un legame importante tra il consumo di noci e i livelli di colesterolo nel sangue. Purché inserite in un contesto di vita sano, naturalmente, le noci aiutano a regolarizzare il colesterolo cattivo, alcuni studi le indicano come capaci di abbassarlo, e di conseguenza a mantenere sano l’apparato cardiocircolatorio. Mangiare regolarmente noci aiuta quindi cuore e circolazione sanguigna, con tutte le conseguenze benefiche che ne derivano. Altro legame salutista associato al consumo di noci è quello con il cervello: gli acidi grassi essenziali di cui sono ricche sono infatti dei toccasana per le cellule nervose, mentre l’abbondanza di minerali come lo zinco le rendono alleate delle attività neuronali. A queste caratteristiche importanti si associano molte vitamine del gruppo B e vitamina E.
Insomma consumare noci fa bene, benissimo, ma una controindicazione c’è, ed è legata alla linea. Si tratta infatti di un alimento molto calorico, ma il segreto sta nella moderazione. Non priviamoci di un prodotto della natura tanto benefico, piuttosto evitiamo di consumarlo come ‘extra’: meglio sgranocchiare qualche noce a merenda, o al mattino a colazione, piuttosto che abbuffarsi dopo un pranzo ricco come invece spesso succede. Non aggiungiamole ad altri snack ma consideriamole un piccolo pasto assoluto, in modo da regolarsi sul consumo senza privarsi del loro piacevole sapore e dei loro effetti benefici.