Districarsi, quando si è già tra le lenzuola, tra i post degli amici pubblicati sui social network o scorrere gli status alla ricerca di parole e emozioni altrui, non ha lo stesso benefico effetto di alcune pagine lette prima di addormentarsi.
Questo dice la scienza, remando controcorrente nei confronti di un mondo che invece legge sempre meno. Infatti, secondo il magazine Business Insider, a fronte di un dato, certificato da una ricerca del Pew Research Center, che vede un quarto della popolazione americana digiuna di libri nel 2014, leggere un libro prima di dormire gioverebbe in larga misura alla qualità del sonno.
Migliorandola, e di molto. Infatti, sfogliare le pagine cartacee di un racconto, di un saggio, oppure di un giallo, aiuterebbe la mente a muoversi nello spazio virtuale dettato dall’immaginario, e ad entrare in una dimensione altra che aiuta il corpo e i pensieri a distendersi, favorendo l’addormentamento.
Uno studio del 2009 condotto dai ricercatori dell’Università del Sussex, ha quindi dimostrato che leggere 6 minuti prima del sonno, ridurebbe lo stress del 68%, pulendo la mente e preparandola ad accogliere il sonno.
La ragione, secondo il Dottor David Lewis, autore dello studio, risiederebbe nella capacità della lettura di portare l’intelletto effettivamente in un’altra dimensione. Al contrario di social network e tecnologia, che invece di rilassare, accelererebbero i processi mentali di eccitazione e stress. Un motivo in più per tenere il telefonino fuori dalla camera da letto.
