Siate ottimisti, conducete una vita sana, non siate avidi: sono molti i consigli che siamo abituati ad ascoltare per raggiungere la felicità. Tuttavia esistono altre regole – sicuramente più originali ma documentate – che possono migliorare il nostro benessere. Il quotidiano francese Le Figaro ha raccolto una serie di recenti studi che dimostrano in che modo poter raggiungere la felicità.
Secondo Mark Manson, specialista di sviluppo personale che ha creato un blog seguitissimo, “dobbiamo chiederci quali sono le difficoltà che siamo pronti ad affrontare per trovare un significato nella nostra vita”. Il tecnico invita i suoi lettori a ricordare quale attività appassiona e ruba tempo al punto che si dimentica di mangiare o andare in bagno; questo determinerà quali sono le passioni di ciascuno di noi.
Il professor Tim Wadsworth dell’Università del Colorado a Boulder, nel 2013 ha deciso di condurre uno studio sul legame tra sesso e felicità. Si è giunti alla conclusione che i soggetti che fanno l’amore regolarmente (anche se non troppo spesso) e non paragonano la loro attività di coppia a quella di altri, sono più sereni.
Uno studio della University of Missouri risalente al 2013, tratta invece di lavori domestici. Ebbene, se in casa c’è collaborazione, la coppia vive meglio. E questo vale sia per le pulizie che per la cura dei bambini. Uomini: fate la vostra parte tra le mura domestiche; anche se a volte può richiedere fatica ne gioverete per primi!
I ricercatori dell’Università del Sussex, in Inghilterra, dal canto loro hanno stabilito che il colore azzurro migliora fiducia in se stessi, riduce lo stress e aumenta la sensazione di felicità. Inoltre l’azzurro migliorerebbe anche la reattività degli individui: a contatto con il color del cielo, gli individui analizzati avrebbero infatti svolto test più velocemente rispetto a chi si trovava tra “normali” mura bianche.
Ok. I soldi non comprano la felicità. E questo lo sappiamo. Ma sembrerebbe che “donare” aiuti a dare soddisfazione. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista della American Psychological Association, coloro che donano sono generalmente persone felici, indipendentemente dalla quantità del loro reddito. Quindi “date”, anche se non si tratta di cifre esose…
Anche il caffè gioca la sua parte in tema felicità. Uno studio dell’Università di Harvard rivela che c’è meno rischio di depressione quando si consumano due tazze della bevanda più amata al giorno. Il rischio di suicidio diminuirebbe addirittura del 50%. La caffeina non è solo un buon stimolante, ma promuove anche la produzione di neurotrasmettitori welfare. Ma attenzione a non esagerare: una ricerca finlandese ha dimostrato che chi consuma più di 8 tazze al giorno rischierebbe infatti un più elevato standard di suicidi.
Lavorare per ottenere risultati ed essere felici? Non proprio. Ouest France ha dimostrato che l’obiettivo non appaga tanto quanto gli sforzi compiuti per raggiungerlo. Dunque: basta anche solo lavorare! E se si è poi anche appagati, tanto di guadagnato.