Se digitate il suo nome su un motore di ricerca, la prima immagine che vi apparirà sarà quella di una donna con la faccia pesta. Entrambi gli occhi neri, di cui uno gonfio al punto da essere solo una fessura. Chi è costei? E’ proprio Nan Goldin, fotografa statunitense che Roma celebrerà con una mostra presso la Gagosian Gallery a partire dal 21 marzo, e questa foto è un autoritratto in cui porta i segni dei pugni dal compagno. Un’immagine shockante, che documenta con totale crudezza una storia di violenza domestica intitolato ‘Autoritratto un mese dopo essere stata picchiata’, che ha segnato la storia della fotografia e consacrato per sempre il suo stile privo di filtri. Riuscire a fare arte e allo stesso tempo denunciare la violenza non è cosa da poco, e difatti la fotografa è considerata rivoluzionaria sin dagli esordi.
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Per Nan Goldin la fotografia è una sorta di ‘diario’ che mette a disposizione del pubblico,
un’autobiografia e un racconto intimo dell’esistenza di chi le sta attorno. L’arte che racconta la vita, quella reale: sin dagli esordi, intorno ai 15 anni, la Goldin ha scelto di documentare aspetti intimi e personali, cominciando dai ritratti della famiglia quando morì la sorella. Da allora i dettagli delle sue relazioni e la loro componente erotica, così come la vita, il sesso, la morte, la malattia di amici e conoscenti sono stati oggetto di un’intensa esplorazione visiva. Un modo per tenere tutti con sé anche dopo la morte, ha spesso affermato l’artista.
Gagosian Gallery ospiterà fino al 24 maggio 2014 la mostra Scopophilia, dal greco ‘passione per il guardare’, che si compone di una selezione di opere commissionate dal Museo del Louvre nel 2010. Il percorso espositivo comprende le immagini autobiografiche della carriera dell’artista, ma anche i suoi ritratti delle sculture e dei dipinti presenti nel museo parigino, le cui sale le sono state appositamente aperte, raro privilegio. L’amore, il desiderio, la passione emergono sia dagli scatti di vita che nel suo modo di ritrarre le opere della collezione del Louvre, che si possono ammirare così sotto una nuova luce.
Nan Goldin è nata nel 1953 a Washington D.C. ll suo lavoro è stato oggetto di due importanti retrospettive: Whitney Museum of American Art (1996) e Centre Georges Pompidou (2001). Vive e lavora tra New York, Berlino e Parigi; sarà presente in occasione dell’inaugurazione della mostra.
Nan Goldin: Scopophilia
21 marzo – 24 maggio 2014
Gagosian Gallery Rome
Via F. Crispi 16, 00187 Roma