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J-Ax vs Francesco; guerra di mascolinità a colpi di tatuaggi

I due giudici di The Voice si sfidano a colpi di rime e messaggi scritti sulla pelle

J-Ax e Dj Francesco
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Quest’anno a The Voice è scontro di linguaggi non verbali e di tatuaggi. Da un lato del ring, il giudice J-Ax, un rapper duro e puro che ha fatto la storia dell’hip-hop italiano con gli Articolo 31, all’angolo opposto, Francesco Facchinetti, figlio d’arte e anche nella competizione musicale è affiancato dalla presenza edipica del padre Roberto. A prima vista, i due più che trentenni musicisti, sembrano essere le figure anti-conformiste capaci di portare un po’ di aria nuova nel talent show di Rai Due. Entrambi affetti da una parlantina rapida, affabulatoria e sostenuta da un cantilenante accento milanese, si sfidano a colpi di rime baciate, metafore e giochi verbali pur di accaparrarsi il talento di turno.

Eppure, se la lingua mistifica, il linguaggio del corpo può essere molto più cristallino di qualsiasi figura retorica. Sì perché la storia dei due cantanti, è radicalmente diversa e in qualche modo scritta sul corpo e nella costellazione dei tatuaggi che entrambi portano con orgoglio. Il primo, Alessandro Aleotti, è un rapper venuto dalla periferia, che ha fatto dell’orgoglio tamarro un vero e proprio marchio di fabbrica. Il successo, per J-Ax arriva molto presto, perché in duo con Dj Jad rinnova il panorama musicale a colpi di rime schiette e scorrette che spesso parlano di una vita esagerata tra alcol e droga. Ma lo stile di vita trasgressivo, pur essendoselo lasciato alle spalle, dopo il matrimonio e la fondazione di una casa discografica con l’artista Fedez, sembra contaminare la vita del rapper limitatamente al campo dei tatuaggi. Negli anni essi si sono accumulati su braccia, gambe e polsi fino a ricoprire totalmente l’epidermide del cantante.

Oltre ai disegni sulle braccia, dove predominano croci, draghi e filo spinato, il cantautore lancia un messaggio ben preciso al mondo con l’ultima immagine stampata sul collo. “I shall triumph” dichiara l’artista senza mezzi termini. Infine l’ultima follia. Un tatuaggio sulla testa pelata che tra le altre forme ricorda la mappa presente nel film Goonies. Una scelta che conferma la volontà dell’artista di assumere uno stile di vita sopra le righe e la conferma che non c’è mestiere alternativo al di fuori di quello del musicista maledetto.

Di altra scuola invece Dj Francesco. Figlio della tradizione melodica italiana, quella dei Pooh, ostenta scorrettezza ma finisce sempre per riparare in uno stile più dolciastro e ben educato. Scorretto con riserva e anche il posizionamento dei tatuaggi e la loro conformazione, raccontano di uno stile di vita che può essere anticonformista fino al punto da non turbare eccessivamente le regole dell’educazione famigliare. Il pirata della musica pop, si tatua braccia e petto, dove si sommano fiori e ghirlande, eppure non va oltre la moda degli arti decorati e delle fantasie che spuntano oltre le maniche della camicia arrotolate. Una cattiveria insomma reversibile e un vivere sopra le righe che può essere in qualunque momento revocato da un abito coprente e da una camicia chiusa sul collo. L’ultima parola però, tra due ideali di mascolinità, resta al pubblico. E anche qui c’è da scommettere che la lotta avverrà senza esclusioni di colpi o di tatuaggi.