La notizia è corsa alla velocità della luce, e ancora il clamore non si è placato: Ellen Page, l’attrice candidata all’Osca per Juno e protagonista di Inception, ha fatto coming out durante una conferenza a Las Vegas a sostegno dei diritti LGBT, “Time to THRIVE”. In un intervento toccante, con la voce tremolante dall’emozione l’attrice ventiseienne ha dichiarato di essere lesbica e di volerlo dire apertamente, perché forse potrà fare la differenza, perché stanca di tacere o mentire attraverso le omissioni, affermando che il silenzio fa soffrire, oltre che danneggiare sé stessi e le relazioni. Non ha risparmiato una critica al sistema hollywoodiano, colpevole di imporre dei cliché, degli standard (che riguardano bellezza, stile di vita, scelte personali) e di sentirsi in dovere in quanto personaggio pubblico di mettere la faccia per una causa che la tocca da vicino. Un discorso di quasi 10 minuti interrotto solo da scrosci di applausi, seguito da decine di commenti su Twitter in cui diverse star si sono complimentate con l’attrice, tra cui Emile Hirsch, che ha già dichiarato la sua omosessualità in passato.
Ellen Page è l’ultima di una serie di star (per lo più americane) che hanno fatto coming out negli ultimi anni. Pre-Sochi è arrivata la dichiarazione del bellissimo Wentworth Miller, che chiamato a partecipare al Festival di San Pietroburgo ha declinato l’invito in protesta alle leggi omofobe vigenti in Russia. A Gennaio dello scorso anno Jodie Foster commosse il pubblico dei Golden Globes parlando dell’ex compagna, Cydney Bernard. Risale a pochi giorni fa il primo coming out di un giocatore di football americano, Michael Sam. Di recente molti sportivi sono usciti allo scoperto, forse mossi dai giochi Olimpici di Sochi, in cui il tema dell’omosessualità è presente tanto quanto quello dello sport. La lista delle star continua con Cythia Nixon, felicemente sposata con Cristine Marinoni; Maria Bello, Ellen de Generes e Portia de Rossi, Zachary Quinto, Neil Patrick Harris, Ricky Martin, Jim Parsons, Rupert Everett.
E tra le star italiane? Se negli Stati Uniti i coming out nazionali si moltiplicano, in Italia sono ancora pochi i personaggi pubblici che confessano la loro omosessualità: lo hanno fatto Tiziano Ferro, di recente il regista Gianni Amelio, Alessandro Cecchi Paone. (A proposito di personaggi pubblici italiani, solo ieri Vladimir Luxuria è stata rilasciata dopo l’arresto per ‘propaganda gay’ a Sochi). D’altronde si intuisce leggendo i commenti a qualsiasi articolo che tocchi il tema, o anche semplicemente al discorso di Ellen Page, che l’Italia non è particolarmente pronta ad accettare un mondo che non sia esclusivamente etero-diretto. C’è chi si scaglia con disprezzo verso chi fa coming out, chi pensa che le star lo facciano solo per pubblicità, chi firma un bel ‘chi se ne frega’ senza capire minimamente il coraggio che occorre per fare un discorso del genere al mondo intero; c’è anche chi applaude, per fortuna. Da che mondo è mondo avere visibilità pubblica significa avere la possibilità di dare un esempio (non lo si dice sempre in negativo quando ci sono personaggi che sono ‘cattivi esempi per i nostri giovani’?), e quello di Ellen Page, e di chi come lei ha fatto coming out pubblicamente, è un esempio di coraggio, un messaggio che dice ‘non abbiate paura di essere quello che siete o di amare chi amate’. Se anche di fronte questo discorso toccante e pieno di emozione si fatica a trovare un briciolo di empatia, non c’è da meravigliarsi che i coming out italiani siano ancora così ridotti.