Un attore di grande successo, impegnato in diversi progetti per restituire dignità ai poveri del mondo, e un'azienda come la Nestlè, accusata da sempre di essere poco attenta alla sostenibilità dei propri prodotti. Fino a poco tempo fa, il rapporto tra i due poteva sembrare puramente lavorativo, e anche piuttosto contraddittorio da parte di Clooney. Ma tre anni fa lo stesso si è recato in Costa Rica, dove Nestlè produce il caffè di cui fa la pubblicità, e da allora tutto è più chiaro.
In tre anni il programma denominato AAA Sustainable Quality Program ha messo in luce l'impegno dell'azienda per prendere una nuova, più sostenibile, strada di produzione, ed oggi si evolve sbarcando in Africa.
George è impegnato per il Sud Sudan fin da quando in Darfur si è scatenata la prima vera crisi alimentare, peggiorata dallo scoppio di una guerra civile e dal susseguirsi di carestie e siccità che non hanno dato tregua ad una popolazione già allo stremo. Per diffondere la voce di questo popolo, il premio Oscar è arrivato fino a farsi arrestare lo scorso anno, mentre manifestava di fronte all'ambasciata sudanese a Washington contro il regime dittatoriale di Omar al-Bashir.
Ma come poteva spiegare il cachet milionario ricevuto dalla Nestlè? Sulla barca a bordo della quale ha presentato il suo nuovo ambizioso progetto ha dichiarato: «La maggior parte dei soldi degli spot li ho investiti nel satellite con cui tengo sotto controllo al-Bashir. Quando il dittatore mi accusò di spiarlo, chiedendomi come mi sarei sentito se fossi stato inseguito da una macchina fotografica ovunque andassi, gli risposi "Beh, benvenuto nella mia vita, signor criminale di guerra!"».
Ad oggi, l'unico prodotto esportato dal Sud Sudan che permetta la sua minima sopravvivenza è il petrolio, i cui ricavi, però, non vanno certo ad arricchire gli strati già poveri della popolazione. Così George ha messo a punto con la Nespresso un sistema di coltivazioni di caffè a Khartoum e dintorni, con l'intento di portare benessere tra i contadini ed insegnare un mestiere.
LEGGI ANCHE IL VOSTRO CAFFE' CONTRASTA FAME E POVERTA'?